“Recentemente sono dovuto ricorrere alle cure del Pronto Soccorso del De Lellis per curare una grossa infezione alla gamba nonostante già fossi stato curato a domicilio. Il mio ringraziamento è per l’operato di tutto il personale del pronto soccorso che cerca di adoperarsi con tutte le forze per curare e assistere i pazienti correndo per lunghi turni di lavoro”: è la lettera di un lettore a RietiLife.
Ma si evidenziano anche criticità: “Esistono note dolenti però, infatti, sono stato quattro giorni a dormire su una barella in attesa del posto letto che ormai è solo un miraggio ed ho assistito a situazioni veramente spiacevoli, dall’ammassamento dei pazienti in luoghi veramente piccoli alle carrozzine inefficienti e rotte ma questo certamente non dipende dal personale ma dalla gestione del reparto che ha bisogno di essere migliorato. Un grazie in caratteri cubitali va alla Dottoressa Cinzia Fieschi che con la sua caparbietà ed esperienza sin dall’inizio ha diagnosticato il mio male e rivedendomi dopo quattro giorni dal ricovero ancora sulla barella si è adoperata alla mia dimissione alle 11 di sera”.
“Vorrei suggerire – conclude il lettore – di installare una linea telefonica soprattutto in questo periodo in cui è proibito l’ingresso dei parenti ed il telefono è l’unico mezzo di comunicazione con l’esterno; avendo un’ impresa, avevo bisogno di comunicare con i miei collaboratori ma al pronto soccorso la linea telefonica è assente. Non vorrei augurare ai responsabili di trascorrere, per necessità, quello che io ho provato”.
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