Il convitato di pietra del Consiglio comunale di oggi, Silvio Gherardi (assente per motivi di salute), chiarisce la propria proposta in merito alla vertenza Schneider. Molti lavoratori, stamattina, hanno promosso un appello ai consiglieri e alla Giunta, ottenendo una seduta straordinaria del Consiglio, venerdì a Roma davanti al Ministero dello Sviluppo. Ma in molti hanno invocato anche Gherardi, che poche ore prima aveva anticipato alla stampa una propria proposta per evitare la chiusura dello stabilimento reatino della multinazionale francese. Ora la spiega ulteriormente. «Visto l’aggravarsi della vertenza Schneider sono stato chiamato in causa sia dal segretario della Fiom Cgil Luigi D’Antonio, che dal consigliere comunale Giovanni Ludovisi, presidente della commissione lavoro del Comune di Rieti, per quanto riguarda la mia proposta di soluzione della vertenza – esordisce Gherardi – Lungi dal voler creare false aspettative nei lavoratori, per i quali nutro profondo rispetto. Il mio vuole essere un contributo alla soluzione del problema, proponendo un approccio diverso da quelli che non hanno avuto successo nel passato, vedi quanto accaduto per Ritel. Attraverso un accordo con la proprietà (Schneider), che dovrebbe cedere gratuitamente ai dipendenti lo stabilimento, si dovrebbe creare una nuova società, posseduta dai dipendenti, in grado di svolgere la propria attività produttiva e commerciale, differenziando i prodotti in funzione delle richieste del mercato. Alla costituzione della società possono contribuire anche capitali provenienti da altre fonti, pubbliche o private». Il manager della Baxter Italia ricorda poi che «in passato, una soluzione del genere è stata già attuata con successo nel territorio reatino quando nacque la Eems dalle ceneri della Texas Instruments».
«Per onestà mentale – prosegue Gherardi – va aggiunto che non si tratta di una soluzione facile e che per avere successo necessita che tutti, l’Azienda, il Governo, le organizzazioni sindacali, le associazioni industriali, il mondo politico locale e nazionale lavorino assieme con l’unico intento di salvaguardare quanti più posti di lavoro possibile, garantendo ai lavoratori e al territorio una possibilità di sviluppo a lungo termine. Sono comunque a disposizione di chiunque voglia seriamente approfondire l’argomento, al di fuori però delle possibili strumentalizzazioni politiche legate alla attuale campagna elettorale e con il solo scopo di dare un contributo fattivo e disinteressato alla difficile situazione in atto». Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO © 4 Febbraio 2013