La Sebastiani chiarisce il futuro: “Prepariamo un altro campionato di B, pronti a ripescaggio in A2”

A poche ore dall’eliminazione in semifinale play-off da parte di Roseto, la Real Sebastiani di patrone Roberto Pietropaoli chiarisce gli obiettivi futuri in una lunga nota che conclude la stagione. La pubblichiamo integralmente.

 

Concludiamo la stagione come non avremmo mai voluto che si concludesse. Il nostro cammino playoff si interrompe in semifinale principalmente per merito di Roseto al quale rinnoviamo i complimenti per come ha interpretato le tre gare ottenendo il pass per la finale che attribuirà l’accesso alla serie A2.

 

È stata una stagione intensa sotto ogni punto di vista, che ci ha visto primeggiare nella regular season, confermarci – seppur con qualche inciampo – nella fase a orologio ottenendo un doppio primato “condito” dal miglior rendimento gare nel rapporto vittorie/gare giocate. Nonostante fosse solo il primo anno, siamo arrivati in semifinale di Supercoppa Centenario e in finale di Coppa Italia, la prima persa contro Nardò, la seconda sfumata per un’inezia contro Piacenza. In questo momento l’amarezza e il rammarico sono i sentimenti che più di qualsiasi altro primeggiano nel nostro stato d’animo, ma consapevoli del fatto che dagli errori commessi quest’anno e dai contrattempi incontrati di volta in volta, non si può che crescere e migliorare, per tentare di ottenere i massimi traguardi sportivi. Perché pur essendo nato poco meno di undici mesi fa, il progetto Real Sebastiani Rieti ha già radici solide e idee decisamente chiare, tali da poter garantire ai nostri tifosi e ai nostri simpatizzanti un basket di alto livello.

 

Un ringraziamento sentito va a tutti i giocatori che hanno vestito questa maglia sin da agosto, per l’impegno profuso e la professionalità mostrata, ai tecnici e all’entourage societario, a tutti coloro che si sono spesi per far sì che il motore di questa creatura meravigliosa chiamata Real Sebastiani Rieti potesse camminare giorno dopo giorno guardando sempre avanti con ottimismo e con la consapevolezza di non dover temere niente e nessuno.

 

Un pensiero lo rivolgiamo anche a chi oggi si “rallegra” dei nostri mancati obiettivi, che consideriamo importanti e stimolanti tanto quanto coloro che, al contrario, ci sostengono e ci supportano sin dalla prima ora, perché ci offrono la possibilità di comprendere ancora meglio la grandezza e la funzionalità del nostro progetto sportivo, entrato ormai a far parte del tessuto socio-economico della città di Rieti. Siamo stati i primi ad affermare come la stagione si sarebbe potuta definire “fallimentare” qualora non avessimo raggiunto gli obiettivi sportivi prefissati e lo ribadiamo fermamente senza indietreggiare di un centimetro, perché nella vita bisogna avere anche il coraggio di osare, di provarci anziché trincerarsi dietro parole da “zero a zero”: sarebbe stato molto più semplice nascondersi dietro frasi di circostanza evitando ogni tipo di sovresposizione, ma nel nostro Dna prevalgono l’ambizione e il desiderio di prendere spunto da modelli funzionali e vincenti, che di certo contemplano anche la sconfitta.

 

E nonostante la nostra stagione si sia conclusa solo da poche ore, siamo già al lavoro per programmare la prossima: ripartiremo dalla serie B con un anno in più di esperienza nel nostro prezioso bagaglio, pronti a correggere ciò che non ha funzionato, ma anche pronti a prendere in considerazione un possibile ripescaggio in A2 qualora dovessero crearsi i presupposti. A prescindere dalla categoria, però, ci aspetta una stagione 2021/’22 ancora più intensa e impegnativa di quella appena archiviata, nella speranza di poter finalmente ritrovare la nostra gente sugli spalti del PalaSojourner, un fattore che solitamente a queste latitudini si rivela determinante dal momento che il famoso 6° uomo “scende in campo” al fianco della squadra. Così come ci auguriamo di poter godere dello storico Palazzo anche nella preparazione della stagione, consentendo agli atleti di sentirlo loro ogni qualvolta si alzerà la palla a due, nel pieno rispetto delle priorità dettate dalla convenzione sottoscritta con la società che ne detiene la gestione.

 

Cataloghiamo questo NOSTRO primo anno di vita come un giro di rodaggio, determinati più che mai a RICOMINCIARE al più presto da tutto quello che nel frattempo abbiamo CONSOLIDATO.

 

Foto: RietiLife ©

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