(di Federico Ducco – da RietiLife Free Press) Le ripetute flessioni congiunturali dell’occupazione dall’inizio dell’emergenza sanitaria fino a gennaio scorso hanno determinato un crollo dell’occupazione. Nell’arco dei dodici mesi, sono cresciute le persone in cerca di lavoro (+0,9%), ma soprattutto gli inattivi tra i 15 e i 64 anni. In provincia quelli che non hanno una occupazione e neanche la cercano, sono circa 36mila su una popolazione di 155 mila abitanti. Rispetto allo scorso anno gli inattivi sono aumentati dell’8,2 per cento che tradotto significa una variazione di 2700 persone. I dati elaborati dalla Uil del Lazio e dall’Istituto di ricerca Eures, che la Uil di Rieti e della Sabina romana ha letto focalizzandosi sui confini della sua provincia mostrano tra il 2019 e il 2020 che gli inattivi nel Lazio sono cresciuti di quasi 60 mila unità (passando da 1,21 a 1,27 milioni in termini assoluti), un risultato che corrisponde a un incremento del 4,9 per cento.
I dati elaborati dalla Uil del Lazio e dall’Istituto di ricerca Eures, che la Uil di Rieti e della Sabina romana ha letto focalizzandosi sui confini della sua provincia mostrano tra il 2019 e il 2020 che gli inattivi nel Lazio sono cresciuti di quasi 60 mila unità (passando da 1,21 a 1,27 milioni in termini assoluti), un risultato che corrisponde a un incremento del 4,9 per cento. La dinamica regionale è trainata dai risultati di Rieti, che segnala una variazione del +8,2% (2.700 unità in più), dell’area metropolitana di Roma, con un aumento del 6,8% (più 55.800 unità) e di Latina, con un incremento del 3,8% (+5.300 unità). Fotografando i numeri a fine 2020, coloro che né lavorano né cercano occupazione a Rieti sono circa 36mila, a fronte dei 33.200 del 2019. La composizione di genere tra gli inattivi a fine 2020 è questa: 14 mila uomini e 22 mila donne, con una crescita percentuale rispettivamente del +7,7 per cento e del +10 per cento. Dato che trova conferma anche gettando lo sguardo al tasso di inattività per genere (ovvero al rapporto tra le persone non appartenenti alla forza lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento), che a Rieti raggiunge tra le donne il 46,1 per cento contro il 28,5 per cento della componente maschile della forza lavoro.
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