(naz.orl) Il caso Schneider sbarca in Consiglio comunale. “Il Consiglio può fare molto per le vertenze del territorio – ha detto Giuseppe Ricci della Fim Cisl, intervenuto in rappresentanza dei lavoratori insieme a Luigi D’Antonio della Fiom Cgil – Non è tollerabile un disimpegno di questo tipo da parte di una multinazionale, non è concepibile, e noi riteniamo fondamentale il coinvolgimento delle istituzioni. Tutti i consiglieri comunali si attivino nei confronti dei propri referenti di livello superiore”. Un rappresentante dei lavoratori (nella foto con Ricci e D’Antonio) ha implorato il Consiglio di “farsi carico di questa situazione, noi siamo disposti a mettere a ferro e fuoco la città”. L’intera adunata comunale, sollecitata da una folta delegazione della Schneider (“chiediamo che la politica collabori con il sindacato”, è il grido che si è levato dalla folla), è stata concorde nella decisione di convocare una seduta straordinaria del Consiglio comunale (insieme al Consiglio provinciale), da tenersi venerdì a Roma in occasione dell’incontro al Ministero della Sviluppo Economico. I lavoratori hanno incontrato il sindaco Petrangeli e i capigruppo, i quali hanno redatto un ordine del giorno (approvato all’unanimità), con l’impegno per la Giunta a mettere in atto una mobilitazione, anche in sede europea, al fine di evitare la chiusura dello stabilimento reatino, su cui l’azienda è sembrata fin qui inamovibile. Convocata, per lunedì, anche una seduta della commissione Lavoro per ascoltare la proposta, anticipata a grandi linea alla stampa, di Silvio Gherardi, oggi fuori gioco per motivi di salute. Foto: Emiliano GRILLOTTI © 4 Febbraio