(naz.orl) Non solo la Schneider. Il lavoro (che non c’è) fa irruzione in aula consiliare, e la seduta dedicata al Rendiconto 2011 si trasforma nello specchio più cupo della crisi che aleggia in città. Attimi di tensione tra maggioranza e opposizione. La seduta è stata anche sospesa. Ad intervenire in aula gran parte delle 54 «borse lavoro» comunali che il 28 febbraio vedranno arrivare al capolinea i propri contratti. La minoranza, con i consiglieri Perelli e Cascioli, ha presentato un ordine del giorno per chiedere alla Giunta e al Consiglio di sbrogliare la matassa e salvare i lavoratori. «Impegniamo la Giunta a prendersi cura delle borse lavoro garantendo un percorso che vada oltre la scadenza del 28 febbraio. La maggioranza e la Giunta, in maniera unanime, diano garanzia a questi lavoratori», ha chiesto Perelli. Al vetriolo la reazione del sindaco Petrangeli e dell’assessore Bigliocchi. «Se c’ è qualcuno che deve vergognarsi per come è stata gestita la vicenda, non siede nei banchi della Giunta o della maggioranza – ha tuonato Bigliocchi – Colpevolmente, avete tenuto persone per anni, negando contributi, ferie e altro, con una gestione a dir poco anomala. Qualcuno sarà chiamato a pagare il danno fatto all’amministrazione e ai lavoratori, ci sono responsabilità morali di cui non ci potete liberare con un ordine del giorno, quando, fino a ieri, avete negato l’esistenza del problema». Il sindaco, dopo aver incontrato una delegazione dei lavoratori, ha riaggiornato l’incontro a tra un paio di giorni, per cercare di risolvere la situazione. Foto: Emiliano GRILLOTTI © 4 Febbraio 2013