(di Christian Diociaiuti) Era il 24 maggio 2019 quando Rieti assaporò la bellezza di veder registrare un record italiano dei 100 metri. Solo uno 0.4 di vento a favore in più rese ventoso il 9.97 di Filippo Tortu, non omologabile come record italiano. Indubbiamente, però, fu un gran risultato del finanziere azzurro, su quella pista che i 100 metri di un certo spessore sa cosa sono (citofonare Asafa Powell).
A due anni di distanza Rieti potrebbe rivivere quel brivido. E avrebbe una doppia chance. Il 22 maggio, infatti è previsto un evento al Guidobaldi che avrà come pezzo forte i 100 metri. Già annunciato Marcell Jacobs (leggi qui). E già con il velocista delle Fiamme Oro il “rischio” di veder riscritto il record italiano (ora 9.99 di Tortu a Madrid nel 2018) è altissimo, visto quanto a fatto in Polonia alle staffette (8.90 di lanciato che per gli addetti ai lavori vale 9.90). Visto, pure, che è il terzo italiano più veloce di sempre (10.03), in continua crescita nell’ultimo anno e recentemente campione europeo dei 60 metri indoor.
Ma quel “rischio” di emozionarsi e rivedere Rieti su tutti i giornali lo innalza una voce che è più di una indiscrezione: il ritorno sulla pista del Guidobaldi di Filippo Tortu, primatista italiano della distanza regina. I fatti: Tortu è atteso a metà settimana a Savona, nel consueto meeting di maggio con tante stelle azzurre e internazionali. Con lui anche Jacobs. L’assalto al record era fissato lì, 13 maggio ore 17.50. Ma stamattina sulle colonne del Secolo XIX, in un pezzo a firma di Giorgio Cimbrico, l’annuncio che Tortu a Savona non correrà “per precauzione” (dalla Polonia è tornato con qualche fastidio muscolare) e rimanderà il confronto con l’avversario a Rieti al 22 maggio. Certo, mancano quasi due settimane e tutto può cambiare. Ma così è ora, nella tabella di marcia di avvicinamento di Tortu e Jacobs a Tokyo e all’agognata finale olimpica a cui nessun azzurro ha mai partecipato.
Rieti, così, si prepara a un maxi evento con fulcro i 100 metri. Sarà, purtroppo, a porte chiuse, Ma dovesse esser confermato questo “scontro” velocissimo, un modo per seguirlo, si troverà. Intanto, sabato, spazio a un altro primatista al Guidobaldi: Davide Re, fresco di medaglia europea nella 4×400 mista, correrà i 300 metri. Ricordando Mennea e aprendo la strada a chi Mennea lo ha onorato superandolo.
Foto: Emiliano GRILLOTTI ©