(ch.di.) Domani entra in vigore il decreto Riaperture. Tornano le zone gialle, riaprono bar e ristoranti ma all’aperto, ci si potrà spostare tra regioni gialle e con un “green pass” verso le altre. Cinema, teatro, spettacoli, musei, mostre tornano fruibili. Si potrà tornare a fare sport di squadra e di contatto all’aperto. Resta, però, il coprifuoco alle 22: almeno per ora, finché la curva non darà altri risultati confortanti e il Governo non deciderà di procrastinare il coprifuoco o addirittura toglierlo. La scuola aumenta la didattica in presenza.
Qui un riassunto delle misure – IL TESTO DALLA GAZZETTA UFFICIALE
E se sulle norme già note c’è già stata una reazione nei giorni scorsi (come ad esempio sul mantenimento del coprifuoco), nelle ultime ore si è accesa la polemica su due fronti. La prima è sulla consumazione, in particolare al bar, al banco all’interno del locale. Una decisione “grave” secondo Claudio Pica, vicepresidente della Fiepet-Confesercenti, mantenere quanto previsto dal decreto 2 marzo. “Siamo tornati indietro rispetto alla norma che prevedeva il consumo al banco in zona gialla”. Il governo degli “ammazza-imprese – aggiunge la leader di Fdi Giorgia Meloni – ha ulteriormente inasprito le regole e i divieti”. Se la verifica annunciata dal governo a metà mese non dovesse produrre cambiamenti, lo stop rimarrà in vigore fino al 1 giugno, quando è prevista la riapertura almeno a pranzo dei locali al chiuso. Fino ad allora, ribadisce il Viminale, il servizio al banco è possibile solo “in presenza di strutture che consentano la consumazione all’aperto”.
L’altra polemica è sui centri commerciali: niente shopping nel week end fino al 15 maggio. Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto legge, sparisce infatti la riapertura dei centri commerciali, i parchi commerciali e le strutture analoghe, nei fine settimana, diversamente da quanto anticipato da alcune bozze del decreto.
Detto del ritorno delle zone gialle, dal 26 aprile 2021 sono consentiti gli spostamenti tra le Regioni diverse nelle zone bianca e gialla. Inoltre, alle persone munite della “certificazione verde”, sono consentiti gli spostamenti anche tra le Regioni e le Province autonome in zona arancione o zona rossa. Dal 26 aprile al 15 giugno 2021, nella zona gialla, è consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata una volta al giorno, dalle 5 alle 22, a quattro persone oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. Le persone che si spostano potranno portare con sé i minorenni sui quali esercitino la responsabilità genitoriale e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi. Lo stesso spostamento, con uguali limiti orari e nel numero di persone, è consentito in zona arancione all’interno dello stesso comune. Non sono invece consentiti spostamenti verso altre abitazioni private abitate nella zona rossa. Nella circolare il Ministero dell’Interno chiarisce che ci si potrà spostare per “qualsivoglia ragione“, fermo restando che si potrà andare a trovare amici e parenti in un’abitazione privata una sola volta al giorno in 4 (e non più in 2) oltre ai minori su cui si esercita la potestà genitoriale, quindi non più solo i minori di 14 anni ma tutti coloro che hanno meno di 18 anni. In zona arancione questo tipo di spostamento è limitato all’ambito comunale mentre in zona rossa è vietato.
Dal 26 aprile 2021, nella zona gialla sono consentite le attività dei servizi di ristorazione con consumo al tavolo esclusivamente all’aperto, a pranzo e a cena, nel rispetto dei limiti orari agli spostamenti in vigore. Resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati. Il Viminale, nella circolare per recepire il nuovo decreto, si limita a ribadire infatti che il divieto di spostamento è in vigore dalle 22 alle 5. Ma allo stesso tempo ricorda che l’attività di ristorazione in zona gialla è consentita “con consumo al tavolo esclusivamente all’aperto e nella fascia oraria compresa fra le 5 e le 22”, in massimo di 4 persone salvo persone conviventi. E’ probabile dunque che un eventuale ‘sforamento‘ di pochi minuti per rientrare a casa dopo aver cenato fuori, non sarà sanzionato. Lo spostamento tra zone gialle è libero, mentre per andare in arancio o rossa servirà un green pass. Il decreto prevede l’introduzione, sul territorio nazionale, delle cosiddette “certificazioni verdi Covid-19”, comprovanti lo stato di avvenuta vaccinazione contro il SARS-CoV-2 o la guarigione dall’infezione o l’effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo. Le certificazioni di vaccinazione e quelle di avvenuta guarigione avranno una validità di sei mesi, quella relativa al test risultato negativo sarà valida per 48 ore. Le certificazioni rilasciate negli Stati membri dell’Unione europea sono riconosciute come equivalenti, così come quelle rilasciate in uno Stato terzo a seguito di una vaccinazione riconosciuta nell’Unione europea.
La scuola. Dal 26 aprile e fino alla conclusione dell’anno scolastico 2020-2021, è assicurato in presenza sull’intero territorio nazionale lo svolgimento dei servizi educativi per l’infanzia, della scuola dell’infanzia, della scuola primaria (elementari), della scuola secondaria di primo grado (medie), e, per almeno il 50 per cento degli studenti, della scuola secondaria di secondo grado (licei, istituti tecnici etc.). Nella zona rossa, l’attività didattica in presenza è garantita fino a un massimo del 75 per cento degli studenti ed è sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali. Nelle zone gialla e arancione, l’attività in presenza è garantita ad almeno il 70 per cento degli studenti, fino al 100 per cento. Dal 26 aprile al 31 luglio nelle zone gialle e arancioni le attività delle Università si svolgono prioritariamente in presenza. Nelle zone rosse si raccomanda di favorire in particolare la presenza degli studenti del primo anno.
Lo spettacolo. Dal 26 aprile 2021, in zona gialla gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, live-club e in altri locali o spazi anche all’aperto sono svolti esclusivamente con posti a sedere preassegnati e a condizione che sia assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale. La capienza consentita non può essere superiore al 50 per cento di quella massima autorizzata e il numero massimo di spettatori non può comunque essere superiore a 1.000 per gli spettacoli all’aperto e a 500 per gli spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala. Le attività devono svolgersi nel rispetto delle linee guida vigenti. Restano sospesi gli spettacoli aperti al pubblico quando non è possibile assicurare il rispetto di tali condizioni. In relazione all’andamento epidemiologico e alle caratteristiche dei siti, si potrà autorizzare la presenza anche di un numero maggiore di spettatori all’aperto, nel rispetto delle indicazioni del Cts e delle linee guida.
Dal 26 aprile 2021, in zona gialla, nel rispetto delle linee guida vigenti, è consentito lo svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sportiva anche di squadra e di contatto. Inoltre, dal 15 maggio 2021, sempre in zona gialla, sono consentite le attività delle piscine all’aperto e, dal 1° giugno, quelle delle palestre.
Altre riaperture. A decorrere dal 1° giugno 2021, in zona gialla, le disposizioni previste per gli spettacoli si applicano anche agli eventi e alle competizioni di livello agonistico e riconosciuti di preminente interesse nazionale con provvedimento del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e del Comitato italiano paralimpico (CIP), riguardanti gli sport individuali e di squadra, organizzati dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva ovvero da organismi sportivi internazionali. La capienza consentita non può essere superiore al 25 per cento di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 1.000 per impianti all’aperto e a 500 per impianti al chiuso. E’ possibile inoltre, anche prima del 1° giugno, autorizzare lo svolgimento di eventi sportivi di particolare rilevanza. Le attività devono svolgersi nel rispetto delle linee guida vigenti. Quando non è possibile assicurare il rispetto di tali condizioni, gli eventi e le competizioni sportivi si svolgono senza la presenza di pubblico. Dal 15 giugno in zona gialla, è consentito lo svolgimento in presenza delle fiere. Dal 1° luglio 2021, dei convegni e dei congressi. E’ consentito, inoltre, svolgere, anche in data anteriore, attività preparatorie che non prevedono afflusso di pubblico. L’ingresso nel territorio nazionale per partecipare a fiere di cui al presente comma è comunque consentito, fermi restando gli obblighi previsti in relazione al territorio estero di provenienza. Centri termali e parchi tematici e di divertimento. Dal 1° luglio 2021 sono consentite in zona gialla le attività dei centri termali e quelle dei parchi tematici e di divertimento.
Col ritorno delle zone gialle, il Lazio sarà appunto in questa fascia con minori restrizioni. Sotto, un riassunto di facile comprensione di cosa si potrà fare e uno schema di prossime riaperture.