(di Martina Grillotti – da RietiLife Free Press) Il nuovo decreto mette in agitazione cittadini, commercianti e politici. Forte lo scontro tra Regioni e Governo ma anche nella stessa maggioranza che si spacca sul tema coprifuoco (le Regioni avrebbero voluto spostarlo alle 23) con il leader della Lega Matteo Salvini che ha deciso di astenersi sul decreto riaperture se non fosse stato spostato, e il Premier Mario Draghi irremovibile sul mantenimento alle 22, almeno fino a giugno (poi verrà valutata la situazione epidemiologica). Da lunedì tornano le zone gialle e il Lazio, con Rt a 0.78, ne dovrebbe far parte. “Da lunedì saremo zona gialla. Riapriamo finalmente, ma non riapriamo al Covid e quindi stiamo attenti” dice il governatore Zingaretti.
I dati sono confortanti a quanto riporta l’assessore D’Amato: “L’incidenza è in calo a 140 per 100 mila abitanti. I dati epidemiologici sono coerenti con la zona gialla”. Con il giallo riapriranno ristoranti e bar all’aperto. Consentiti gli sport all’aperto e si potrà tornare nei cinema, teatri, musei e mostre. Via pure allo spostamento tra regioni gialle ma per andare in rosso o arancione servirà l’autocertificazione e il certificato verde che attesti di essere vaccinato o guarito dal Covid o di aver effettuato un tampone negativo nelle 48 ore precedenti.
Dal 1° maggio si potrà andare in quattro, oltre ai figli minori a trovare parenti e amici. Il 15 maggio riapriranno le piscine e l’1° giugno le palestre. Dal 1° giugno a pranzo riaprono i ristoranti anche al chiuso. Sempre dal 1° giugno, ma solo per le regioni gialle si potrà tornare anche allo stadio La capienza consentita però non può essere superiore al 25 per cento di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 1.000 all’aperto e a 500 al chiuso.
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