(di Christian Diociaiuti – da RietiLife Free Press) Dieci giorni e poi l’Italia tornerà a respirare, con riaperture e allentamenti. Resta il coprifuoco così come lo conosciamo alle 22 (no allo slittamento alle 24). Dal 26 aprile, così, torna la zona gialla (il Lazio ci sarebbe in pieno, ora Rt a 0,79), depennata ovunque da Pasqua. Ma è l’unica novità. La scuola in zona gialla e arancio sarà tutta in presenza; in rossa, lezioni in presenza fino alla terza media e licei al 50%. E come chiedevano gli stessi operatori della ricettività, i ristoranti (in zona gialla) riaprono e lo fanno a pranzo e cena, purché all’aperto. Via libera anche agli spettacoli di fuori e al chiuso, ma con capienza limitata (con le norme della riapertura, mai avvenuta, di fine marzo). Disco verde pure per lo sport all’aperto. “Con queste norme ci prendiamo un rischio calcolato – dice il Premier Mario Draghi – che si fonda su una premessa: i comportamenti siano osservati scrupolosamente, come mascherine e distanziamenti”. E ancora: dal Governo arriva l’ok agli spostamenti tra regioni che manca da fine estate.
In particolare, da maggio liberi quelli tra regioni gialle. Diverso per andare in zona arancione o rossa. Secondo il modello europeo, per passare tra le Regioni che si trovano invece in queste fasce bisognerà avere un certificato che dimostrerà di essere stati sottoposti al vaccino, di avere un tampone effettuato nelle 48 ore precedenti o di aver avuto il Covid ed essere guariti. Speranza ha elencato anche una serie di riaperture che non avverranno nell’immediato. Secondo la roadmap, dal 15 maggio riaprono le piscine, il 1° giugno le palestre, il 1° luglio potranno svolgersi le fiere e gli eventi. Un’estate di ritorno alla normalità, “e sulle chiusure non si torna indietro se tutti rispettiamo le regole” per dirla con le praole di Draghi.
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