Questa mattina le classi quarte e quinte di tutta la provincia di Rieti hanno partecipato all’iniziativa on line dedicata alla storia e alla memoria. L’iniziativa fa parte del ciclo di incontri dal titolo “Giorni di Storia, quando le date non sono nozioni ma occasioni per raccontare le vite di donne e uomini” organizzato dall’ assessorato alla Scuola e Formazione della Regione Lazio. Il percorso, dedicato a tutte le quinte superiori della Regione Lazio, è un percorso che, attraverso fotografie d’epoca, audio e video testimonianze, racconta protagonisti e luoghi della costruzione e ricostruzione dell’identità nazionale – dall’Unità d’Italia alla Liberazione, dalla nascita della Repubblica agli anni dello stragismo – e della storia europea e mondiale – dal primo conflitto mondiale ai primi passi del progetto di unificazione europea, alla caduta del muro di Berlino.
Due i video presentati oggi: la cosiddetta “prima battaglia del Risorgimento italiano” che si è consumata proprio sul territorio reatino (7 marzo 1821) e di cui quest’anno è stato celebrato il bicentenario, e la Proclamazione del Regno d’Italia (17 marzo 1861).
Oltre alle studentesse e studenti, agli insegnanti e ai dirigenti scolastici sono intervenuti: Claudio di Berardino, assessore al Lavoro, Formazione e Scuola della Regione Lazio; Alberto Guerrieri, Sindaco di Antrodoco; Roberto Lorenzetti, Direttore Archivio Storico di Rieti; Augusto Cherchi, Alicubi (Digital Humanities Lab); Umberto Gentiloni, docente di storia contemporanea; Ernestina Cianca, Assessora alla Cultura del Comune di Antrodoco, nel dibattito moderato da Catiuscia Rosati.
Per l’assessore alla Scuola e Formazione della Regione Lazio, Claudio Di Berardino “L’incontro è stato importante e significativo. Non solo perché i giovani e la scuola costituiscono il punto di incontro tra la storia e il futuro, ma anche perché la presenza il coinvolgimento dei ragazzi in queste mattinate di approfondimento sui principali fatti della storia moderna è fondamentale: la conoscenza getta basi solide della vita democratica della nostra comunità e del Paese. Nonostante il Covid, il nostro impegno sul progetto Storia e memoria è andato avanti, perché siamo convinti che la trasmissione della conoscenza sia un aspetto fondamentale dell’educazione e compito della scuola è valorizzare tutto ciò. I video che abbiamo visto oggi sono la testimonianza di fatti importantissimi che sono accaduti sul territorio reatino, fatti che hanno segnato la storia d’Italia e che hanno contribuito a formare la mentalità e l’identità del luogo: è importantissimo che cittadine e cittadini di tutte le età ne siano consapevoli. La difesa della memoria, il contrasto all’oblio e all’indifferenza sono temi su cui la Regione Lazio è in prima linea, promuovendo percorsi formativi che integrano gli argomenti che vengono studiati in classe. Formiamo le giovani generazioni in modo che siano capaci di affrontare il futuro e difendere le grandi conquiste di cui oggi godiamo: la democrazia, la libertà, la tutela di più debole”.
“L’iniziativa di stamane conferma la possibilità di costruire percorsi di conoscenza verso le giovani generazioni. Le scuole rappresentano il principale investimento per il futuro del paese, parlare di Risorgimento significa andare alla radice della costruzione della nazione, avvolgere il nastro di avvenimenti, personaggi, questioni che attraversano la storia d’Italia. Lo strumento dei mini video presenti sulla piattaforma giorni di storia e dedicati ad alcune date chiave diventano così un contributo prezioso, una base per future ricerche”, ha dichiarato a margine dell’iniziativa Umberto Gentiloni, docente di storia contemporanea presso l’Università Sapienza di Roma.
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