Tubi Spa: “Dichiarazioni strumentali dei sindacati. Noi aperti al dialogo”

L’azienda Tubi S.p.A. in una nota risponde ai comunicati che nei giorni scorsi sono stati diffusi dalle Organizzazioni sindacali: “Nei giorni scorsi sono stati diffusi, da parte delle Organizzazioni Sindacali, alcuni (infondati quanto strumentali) comunicati riguardo alla situazione dei dipendenti ed al ‘futuro industriale ed occupazionale’ della Tubi S.p.A. La Società, oltre a stigmatizzare tali dichiarazioni, ritiene di dover far luce sulla affermazioni che appaiono fuorvianti della reale situazione aziendale e, pertanto, precisa che la Tubi S.p.A. nel 2005 acquistò, nell’ambito di un concordato preventivo, gli stabilimenti di Cittaducale del tubificio F.lli Torda ‘in liquidazione’; quindi, contrariamente a quanto sostenuto nei recenti comunicati, non vi fu alcuna lunga vertenza né trattativa con i sindacati per la riassunzione del personale. Ciò nonostante, la Tubi S.p.a. ha garantito (pur non avendo alcun obbligo di legge in tal senso) a tutti gli ex dipendenti del tubificio F.lli Torda – che allora erano in mobilità – il mantenimento del posto di lavoro, investendo oltre sette milioni di euro”.

L’azienda precisa inoltre che “Nel corso di questi ultimi sedici anni, nonostante il perdurare della crisi economica iniziata nel 2008, i danni subiti a causa del sisma del 2016, l’azienda ha continuato a fare investimenti tutelando, sempre, i diritti del lavoratori. Inoltre, nessun dipendente può lamentare il mancato o ritardato pagamento dello stipendio mensile. Com’è noto, a causa della crisi economica che ha colpito il sistema produttivo a seguito della pandemia in atto, circa il 70% delle imprese italiane (oltre al 10% che ha già definitivamente cessato la propria attività) si è visto costretto a ricorrere al trattamento di integrazione salariale, con pagamento diretto da parte dell’INPS come previsto dalla normativa vigente.  Quanto poi asserito, circa la volontà di penalizzare il personale posto in cassa integrazione con criteri discutibili di rotazione, è del tutto destituito di fondamento: l’intenzione, da parte aziendale, è quella di contemperare le esigenze dei lavoratori con la tutela della produttività, infatti la rotazione dipende esclusivamente dai carichi di lavoro nei vari reparti”.

E infine aggiunge: “Di recente la società ha riunito le associazioni sindacali ad un tavolo di confronto, finalizzato a migliorare le condizioni di lavoro e la produttività aziendale, attraverso la stipulazione di un contratto di secondo livello sul modello delle altre unità produttive presenti a Rovigo e a Napoli, ove la Tubi S.p.a. sta assumendo personale per gestire le proprie commesse. Anche per tali ragioni, alla luce delle trattative ad oggi ancora in corso, le affermazioni rilasciate appaiono inopportune, incomprensibili ed autolesioniste. In ogni caso, la Società rimane aperta al confronto ritenendo che, oggi più che mai, servano responsabilità ed unità di azione”.

Foto: RietiLife ©

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