Sono passati 77 anni dall’eccidio delle Fosse Reatine: era il 9 aprile 1944 quando 15 persone, rastrellate nei giorni precedenti dall’esercito tedesco nella zona di Leonessa e del Tancia, furono prelevate dal carcere adiacente alla chiesa di Santa Scolastica e portati in località Quattro Strade per poi essere fucilati e sepolti in una fossa comune, ricavata da una buca prodotta da una bomba di aereo. Oggi la commemorazione presso il monumento a Quattro Strade, un evento in forma ristrettissima a causa della situazione epidemiologica: presenti soltanto il sindaco di Rieti, Antonio Cicchetti, e il parroco Don Francesco Salvi.
“In un periodo di forti restrizioni alla libertà di movimento e di riunione ho preferito lasciare la parola al silenzio che è in grado di rappresentare al massimo livello di intensità l’unanime e profondo senso di pietà per le vittime”: ha dichiarato Cicchetti a margine della commemorazione.
Nel pomeriggio, alle 16, appuntamento delle associazioni (una delegazione dell’Anpi insieme a Cgil, Associazione Controvento, Arci, Libera, Rete Degli Studenti, Centro Antiviolenza Angelita Rieti, Acli, Anvrg, Auser) che si recheranno allo stesso monumento per rendere omaggio ai 15 reatini.
Foto: Riccardo Fabi ©
L’elenco delle vittime:
Giorgio Bonacasata, operaio di Torrita Tiberina, 18 anni
Giuseppe De Vito, possidente di Poggio Mirteto, 43 anni
Diego Eusebi, impiegato di Poggio Mirteto, 21 anni (capo partigiano)
Giansante Felici, falegname di Leonessa, 44 anni
Giuseppe Felici, studente di Roma, 21 anni (capo partigiano)
Mario Lupo, ufficiale della Romagna, età ignota
Giannantonio Pellegrini Cislaghi, studente di Milano, 16 anni
Antonio Hotmann, impiegato del Montenegro, 42 anni
Adamo Onofri, impiegato di Rivodutri, 20 anni
Roberto Pietrostefani, avvocato di Leonessa, 29 anni (ten. partigiano, presidente del CLN di Rieti
Francesco Segoni, operaio di Contigliano, 50 anni
Giuseppe Senzameno, operaio di Leonessa, 27 anni
Onofrio Sitta, studente di Salara (RO), 20 anni
Due caduti ignoti