(ch.di.) Niente zone gialle: fino al 30 aprile saranno confermate le misure in vigore dal 6 aprile che prevedono solo zone arancioni e rosse (il Lazio in arancione da martedì per un tecnicismo nella delibera del Ministro della Salute). Questo è quanto emerge al termine della cabina di regia Covid sul nuovo decreto che sarà in vigore dal 6 aprile. Le misure dovrebbero essere in vigore fino a fine mese e l’unica novità dovrebbe riguardare il ritorno in classe fino alla prima media anche in zona rossa. Per il resto dovrebbero essere confermate tutte le restrizioni. Asili nidi, elementari e prima media, infatti, saranno aperte anche in zona rossa dopo Pasqua. C’è da desumere, dunque, che le superiori (nonché seconda e terza media) continuino in dad sia in zona arancione che in zona rossa.
È stato ‘investito‘ tutto sulla scuola il margine consentito dalla curva epidemiologica per le riaperture: per il resto, prevale fino a fine aprile la linea dura, con blocco degli spostamenti e chiusura di bar e ristoranti. Restano “sospese” le zone gialle, dunque non riaprono neanche a pranzo i ristoranti e chiusi i bar (restano asporto e domicilio) e per ora non riprendono l’attività neanche cinema, teatri o palestre. In arancione aperti parrucchieri, barbieri ed estetisti.
Per tutte le attività chiuse arriveranno – secondo quanto confermato nella riunione – nuovi rimborsi e sostegni, finanziati dalla richiesta di un nuovo scostamento di bilancio intorno al 10 aprile. La scadenza del decreto è stata fissata al 30 aprile anche perché in quella data scade lo stato d’emergenza. In un secondo momento si valuterà dunque la proroga dello stato d’emergenza e di conseguenza le nuove misure. L’obiettivo sarebbe affrontare queste altre settimane di restrizioni per poi iniziare ad aprire gradualmente.
Intanto da martedì (e non da lunedì, come di solito accadeva) il Lazio passerà in arancione (anche se i dati di Rieti non sono confortanti, sulla città e in provincia): i valori Rt regionali consentono l’abbassamento di fascia, ma con un giorno “di ritardo” rispetto alla norma, visto che l’ordinanza precedente di Speranza vige per 15 giorni e non 14. Il ritorno a scuola sarà, dunque, martedì per le classi indicate (nel Lazio asili, elementari e medie). Il 3,4 e 5 tutta Italia in rosso per Pasqua (ma con visite possibili una volta al giorno e in massimo due persone, esclusi dal conteggio bimbi e non autosufficienti). Poi varranno le regole esposte sopra.
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