(di Federico Ducco – da RietiLife Free Press) La campagna vaccinale anticovid continua spedita, ma resta alta l’attenzione sui contagi nelle scuole. Per questo motivo, l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) ha inviato indicazioni a tutti i dirigenti scolastici d’Italia per l’attuazione di misure anticontagio più severe, per quando si tornerà in classe. Al netto di cambi di zona e delle decisioni del Governo, ieri il premier, Mario Draghi, ha annunciato che si pensa a riaperture scolastiche anche in zona rossa dopo Pasqua. Le regole: se a essere positivo è un insegnante, saranno considerati contatti stretti, gli studenti delle classi in cui il docente ha svolto lezione nelle 48 ore antecedenti l’insorgenza dei sintomi o, se asintomatico, nelle 48 ore precedenti il tampone. In caso di un alunno positivo la quarantena scatta per tutti i compagni di classe che hanno frequentato la scuola nei giorni precedenti all’insorgenza dei sintomi e non più 48 ore prima.
Ad oggi in caso di positività di un maestro o di un professore, la classe non andava in quarantena perché non considerato contatto stretto, mentre adesso sono considerati contatti stretti gli studenti delle classi in cui il docente ha svolto lezione. Altra novità è che, nei plessi scolastici dove il 30% delle classi è coinvolta da almeno un caso di Covid (anche se non variante), oltre all’attivazione delle procedure di quarantena, l’Azienda sanitaria valuterà in base alle caratteristiche del cluster la sospensione delle attività in presenza per l’intero plesso scolastico e la quarantena di tutti i soggetti che frequentano la scuola oltre all’effettuazione di tamponi per l’intero plesso. Novità anche sulla quarantena al fine di limitare la diffusione delle nuove varianti: l’Iss per i contatti con casi sospetti o confermati di Covid con variante, la quarantena non potrà più essere interrotta al decimo giorno e, soprattutto, dovrà essere effettuato un test molecolare al quattordicesimo giorno di quarantena.
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