“Mio padre non può vaccinarsi con AstraZeneca ma è impossibile fargli fare Pfizer” | LA STORIA

Lettera al direttore di RietiLife, Emiliano Grillotti. 

Caro direttore, le racconto la storia di mio padre. Si chiama Antonio ed è nato nel 1947. Il 7 novembre ho perso mia madre a causa del Covid e mio padre è stato positivo fino al 19 novembre. Questa notte ho prenotato online il vaccino per mio padre; mi è arrivato il promemoria per l’AstaZeneca e da quanto scritto non può farlo in quanto affetto da patologie renali, cardiache, cardiovascolari e polmonari. Chiamo il numero deputato alle prenotazioni per chiedere delucidazioni e mi viene detto di consultare il medico di base per capire se può essere somministrato tale vaccino e in caso contrario avrebbero provveduto a prenotare il Pfizer. Il medico mi dice che sarebbe meglio il Pfizer e quindi richiamo il numero indicato sul sito Regione Lazio per le prenotazioni. Mi disdicono l’appuntamento e mi ri-prenotano di nuovo per l’AstraZeneca.

Spiego la problematica (di nuovo) e mi dicono che non sono in grado di prenotare un vaccino adatto a mio padre in quanto non possono sapere quale struttura può somministrargli il Pfizer. Dopo 20 minuti di incazzatura (mi si passi il termine), mi dicono che accettano lo sfogo ma non possono fare nulla. Richiamo il medico di base che mi dice che è autorizzato a somministrare solo AstraZeneca e che nonostante mio padre abbia determinate patologie, dato che non sono riconosciute dai famosi codici pubblicati, non può aiutarmi. Questa è la politica e quindi mio padre, per non incorrere nelle famose controindicazioni del vaccino a lui deputato per l’età e non per le patologie, non può vaccinarsi.  Roberta.

 

Foto: RietiLife ©

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