Nota dell’assessore di Borbona e responsabile Anci Lazio, Massimo Tocchio. Due passaggi cruciali per il nostro territorio…
Negli anni siamo stati spesso spettatori inermi di fronte ad un indebolimento degli enti locali, a causa di provvedimenti sia statali che regionali che hanno contribuito ad impoverire, nel senso più ampio del termine, il nostro territorio. Oggi, in una fase comunque estremamente delicata per il nostro Paese ed oltremodo per la nostra Provincia, già piegata da eventi imponderabili e da miopie e ritardi endemici, abbiamo la possibilità non solo di ricostruire ciò che il sisma ha distrutto ma anche di costruire un futuro fondato su modelli organizzativi nuovi, capaci di dare risposte ai nostri cittadini in termini di efficienza della macchina amministrativa, di offerta di servizi territoriali e di nuove opportunità occupazionali, superando quei modelli a volte calati dall’ alto e che troppo spesso non hanno saputo intercettare le reali esigenze delle persone.
Sul versante Ricostruzione, è notizia di questi giorni il lavoro svolto dai parlamentari della nostra provincia in occasione dell’approvazione del Decreto Milleproroghe all’ interno del quale è stato inserito il prolungamento della sospensione del pagamento delle utenze relative agli immobili danneggiati ed il conseguente aumento del periodo di rateizzazione; l’estensione delle agevolazioni delle bollette anche agli inquilini delle soluzioni abitative di emergenza, la sospensione del canone unico, l’esclusione dal conteggio ISEE degli immobili inagibili, l’ impignorabilità di qualsiasi risorsa dei comuni comunque destinata alla ricostruzione pubblica e privata, la semplificazione delle procedure per le stazioni appaltanti e l’esenzione del costo di costruzione per i locatari.
Tutte misure che contribuiranno a dare sollievo a parte della nostra popolazione, ma che dovranno essere accompagnate da una riorganizzazione territoriale di ampio respiro attraverso un percorso che possa partire dal basso con il coinvolgimento della cittadinanza e delle amministrazioni le quali dovranno farsi portavoce presso gli enti sovraordinati.
In tal senso voglio richiamare la vostra attenzione su due proposte di legge, a mio avviso estremamente importanti, che approderanno a breve in Consiglio Regionale. La prima riguarda il completamento di quel processo di trasformazione delle Comunità Montane avviato con la Legge di Stabilità Regionale 2017, che prevede la loro trasformazione in Unioni di Comuni Montani che avranno il compito anche di occuparsi della promozione dell’ associazionismo fondiario, del recupero dei terreni incolti oltre che gestire i servizi in forma associata, promuovere le attività economiche, la valorizzazione e tutela delle produzioni tipiche della montagna e delle tradizioni locali.
La seconda proposta di legge riguarda la costituzione di Distretti Socio Sanitari Montani, tale proposta nasce dalla necessità di ribadire un concetto tanto semplice quanto scontato, ma che a volte non trova riscontro nella realtà: il diritto alla salute ed all’ accesso alle prestazioni sanitarie del sistema regionale che deve essere garantito a tutti i cittadini, anche a coloro che vivono nelle zone montane della nostra Regione che, a causa della natura spesso impervia del territorio, vivono in una condizione di marginalità o addirittura di isolamento. Il mio auspicio è che il dibattito su questi temi così importanti per il nostro futuro possa essere il più ponderato ed ampio possibile, costruttivo e nell’ interesse esclusivo dei cittadini che siamo stati chiamati ad amministrare.
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