Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un lettore. È rivolta al reparto Covid2M del De Lellis.
Sono stato ricoverato nel reparto Covid 2M (terapia subintensiva) del De Lellis di Rieti per circa tre settimane e sono uscito da pochi giorni. Un ricovero così lungo a 55 anni, senza patologie e per una vicenda così seria quale una aggressiva polmonite bilaterale da Covid è stato per me un fatto inaspettato e sconvolgente.
Ma ho avuto la fortuna e il privilegio di essere accolto da un team veramente speciale formato da medici tutti molto bravi e competenti. Desidero ringraziare in primis la dottoressa Mustazza, brava determinata e anche un po’ tosta quando serviva e quando giustamente mi diceva “Fabio pronati per almeno 3 ore!”; il Dottor Trinchi professionale e attento, con cui ogni giorno parlavamo della mia città, Napoli, e delle passeggiate sul lungomare; i dottori Meligeni e Roscetti, giovani, appassionati e sempre disponibili e prodighi di consigli. Come non ricordare poi il personale infermieristico e le assistenti tutte, ragazze e ragazzi straordinari, pazienti, professionali, di grande supporto e dalla contagiosa vitalità.
Per me restano indimenticabili gli occhi che brillavano dietro le maschere protettive e che celavano sguardi attenti, affettuosi e di enorme conforto. Grazie a tutta la squadra sono tornato alla vita e ai miei cari, una cosa non scontata che non dimenticherò mai come non dimenticherò lo spirito di sacrificio con cui i lavoratori della sanità (alcuni con contratti vergognosamente precari) operano con turni spesso da 12 ore e in condizioni assai gravose. Questo fa di loro persone ancora più eccezionali.
Il mio pensiero, la mia riconoscenza e stima incondizionata va a tutto il personale del reparto covid 2M, senza il quale non starei nemmeno qui a scrivere queste due righe. Con sincero affetto. Fabio Fontanella (posto letto n. 7)
Foto: RietiLife ©