(di Chiara Pallocci – da RietiLife Free Press) Approvato ieri il nuovo decreto anti-Covid che ha prorogato, inaspettatamente, solo fino al 25 febbraio, il blocco degli spostamenti tra Regioni, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione”. Si naviga quasi a vista, in attesa dell’insediamento della nuova squadra di ministri di Mario Draghi. Il Governo uscente, in un’ottica condivisa con il Quirinale, raffredda gli entusiasmi su un possibile “liberi tutti”. La curva epidemica sta risalendo (Rt Italia a 0,95, Lazio a 0,96 resta giallo) e sarà compito del nuovo esecutivo stabilire quali e in che misura saranno i settori da avviare alla riapertura.
Dal 15 febbraio, però, gli impianti sciistici riprenderanno le loro attività (solo in zona gialla) a portata ridotta con cabinovie ad ingressi contingentati, après-ski solo all’aperto, mascherina obbligatoria, divieto di consumare cibi e bevande sulle piste e distanziamento sociale. Si scia ma solo nella propria regione e, dunque alberghi ancora in parziale stand-by. Limitazioni che non sembrano in alcun modo scoraggiare gli amanti del Terminillo: “Telefono e mail roventi, non riusciamo quasi a rispondere a tutti. Faremo i tamponi ai maestri, anche se non sono obbligatori”, la voce di Simone Munalli, della Scuola Sci Terminillo, è raggiante. Certo, c’è da rispettare i protocolli ma nel weekend è prevista neve!
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