(di Federico Ducco – RietiLife Free Press) L’esondazione dei fiumi Velino e Turano ha riproposto il tema del ripristino e messa in sicurezza degli argini. “È una fase di cui ci dobbiamo occupare in questa fase di emergenza – ha spiegato il sindaco Antonio Cicchetti – È evidente che ci sono alcune zone che un lavoro di trapanazione lo fanno le talpe creando buchi passanti che fanno passare anche l’acqua, per cui ad un certo punto gli argini cedono per questo e per la pressione dell’acqua che, quando il livello dei fiumi è elevato, porta a franare quelli meno stabili. Adesso ci occuperemo di questo, coinvolgendo gli enti preposti”.
Ma osservati speciali sono anche alcuni ponti per i quali è necessario un intervento di ristrutturazione e restauro. In particolare il Ponte Romano, sia quello vecchio che il nuovo, sul quale si era riuscito alcuni anni orsono ad accendere i riflettori per il restauro; in fase di sopralluogo, però, uno dei tecnici che stava collaborando con la Sovrintendenza, rimase impigliato sotto la volta dell’antico ponte Romano, morendo tragicamente. Questo evento fece bloccare il progetto di recupero. Ma oltre al lavoro di restauro previsto per il Ponte Romano c’è anche da fare un intervento strutturale sul Ponte Cavallotti sulla Salaria nei pressi di Porta d’Arce, per il quale sono stati stanziati oltre 500 mila euro per la messa in sicurezza. Un intervento che comprende anche una corsia ciclabile che si collegherà con la pista ciclabile che costeggia il Velino sotto Campomoro e che andrà a raccordarsi con viale Morroni. Capitolo masso pericolante sulla SP29: “Nei prossimi giorni si provvederà a intervenire sul masso che incombe sulla strada con delle microcariche, nel frattempo crediamo sia doveroso ringraziare tutti coloro che si sono impegnati per trovare una soluzione rapida ad un problema che crea disagi alle nostre comunità” dicono i sindaci di Varco e Marcetelli, Maglioni e Raimondi.
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