“So bene quanto la questione delle bollette APS e del nuovo piano tariffario sia argomento importante e sensibile per tutta la comunità. Ho sempre sostenuto che sarei stata accanto ai miei concittadini ed è quello che ho fatto e che intendo fare anche su questo argomento”, dichiara il Sindaco di Fara in Sabina, Roberta Cuneo. “Nella recente conferenza dei Sindaci – continua Cuneo – ho votato a favore del nuovo piano tariffario insieme ad altri 42 Sindaci, una larga maggioranza, senza distinzioni politiche, dopo una attenta valutazione e non certo a cuor leggero. Per la prima volta l’Assemblea dei Sindaci ha capito quanta voce in capitolo abbia sulle scelte e le decisioni da prendere con APS, e il ruolo centrale che deve assumere nella gestione del servizio idrico provinciale. Oggi – dichiara il Sindaco – è necessario affrontare e gestire con attenzione, serietà e pragmatismo una situazione complessa, che vede al centro un bene primario come l’acqua, soprattutto in un Comune come quello di Fara in Sabina, vasto e molto diversificato, con gravi carenze strutturali, che determinano disagi e disservizi importanti che vanno necessariamente colmati. Il nuovo piano di APS – sottolinea Cuneo – include lavori strategici su questo fronte, indispensabili per il nostro territorio, che non sarebbero altrimenti possibili, visto che il Comune di Fara in Sabina non accede ai ristori del Governo, come fanno invece altri Comuni facenti parte integralmente dell’Interferenza d’ambito. È fondamentale ricordare a tutti – continua Cuneo – che nel 2018 l’Assemblea dei Sindaci a guida Pd aveva votato aumenti tariffari per il 2020 pari al 7,5%. In quell’anno il Comune di Fara in Sabina era rappresentato dal Sindaco Basilicata. In caso di mancata approvazione del nuovo Piano tariffario, che attua una riduzione degli aumenti dal 7.5% al 2%, con la formula del conguaglio – sottolinea il Sindaco – sarebbe subito stato applicato l’aumento del 7.5%. L’attuale Assemblea dei Sindaci ha lavorato molto per scongiurare l’aumento previsto del 7,5% e per abbassare le spese, riuscendo a contenere l’aumento al 2% per il 2020 e al 4,9% per il 2021. Credo – afferma – di aver fatto quello che il mandato mi aveva chiesto: lavorare, nella sfera del possibile, alla riduzione immediata delle tariffe, perché passare dal 7,5% al 2% è una riduzione. Parliamo di adeguamenti minimi necessari – massimo 4 euro in un anno – sottolinea -; risorse da assegnare ai Comuni fuori dai contributi dell’interferenza d’ambito, che non ricevono ristori dal governo, come Fara in Sabina. Per la prima volta – dichiara Cuneo – l’Assemblea dei Sindaci ha anche consapevolmente elaborato un piano di interventi strutturali calibrando gli aumenti, e si è impegnata nella verifica puntuale della realizzazione degli stessi. Vorrei anche dire, per chiarezza, che la tariffa che sarà applicata è la più bassa del Lazio. È chiaro che quando i servizi non funzionano sembra sempre di pagare troppo. Per questo è necessario realizzare ora opere non più rinviabili sulla rete idrica. Ricordo anche – sottolinea Cuneo – che questo piano sarà annualmente rivisto, analizzato e rivotato dall’Assemblea dei Sindaci. Per quanto mi riguarda – afferma – saranno fondamentali i risultati ottenuti nel tempo in termini di efficacia ed efficienza. È chiaro che a guidare le scelte deve sempre essere un criterio di proporzione fra bollette e servizi forniti. La sfida oggi è darci la possibilità di fare dei veri lavori strutturali. Se ci riusciremo avremo vinto tutti, soprattutto i cittadini che finalmente avranno un servizio idrico funzionante ed efficiente. Infine segnalo che nel nuovo piano – conclude Cuneo – sono presenti importanti riduzioni e bonus per le fasce della popolazione più colpite dalla crisi che stiamo vivendo: persone in stato di grave difficoltà economica, famiglie numerose e attività commerciali piegate dalle chiusure causa Covid-19”.
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