“Il bilancio di APS evidenzia spese abnormi, a cui corrisponde una gestione tutt’altro che virtuosa, perdurando i problemi quali l’alta morosità, abitazioni senza contatori, la dispersione idrica, la manutenzione affidata in subappalto a ditte che non conoscono il territorio con guasti che rimangono lì per giorni e giorni. A questa situazione, fallimentare, APS risponde con l’aumento delle tariffe, approvato senza battere un colpo dalla conferenza dei sindaci”: lo scrive Sinistra Italiana, Federazione Provinciale di Rieti.
“Se l’atteggiamento dei sindaci dei due comuni maggiori (Rieti e Fara in Sabina) era facilmente prevedibile ed ascritto alla “disciplina di partito” nei confronti del Presidente della Provincia, vero deus ex machina ed oramai leader unico della destra in provincia di Rieti, è l’atteggiamento di alcuni (per fortuna non tutti) sindaci del PD e/o del centrosinistra che ci lascia esterrefatti. L’abbandono del fronte unito che si era manifestato a dicembre è dimostrazione di assenza della politica e di una sudditanza nei confronti dei temi e modi di affrontarli della destra che, in provincia di Rieti ormai fa il bello e il cattivo tempo. È arrivato il momento di invertire la gestione privatistica, superando APS e bisogna farlo quanto prima per evitare che il ristoro sia gestito da una SpA, ma da un ente di diritto pubblico partecipato da tutti i Comuni della provincia a totale capitale pubblico. Infine, un ringraziamento agli 11 sindaci “eroi” che hanno tenuto la schiena dritta con la certezza che molto presto i cittadini si accorgeranno che avevano ragione” scrive SI.
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