Lunga nota del consigliere con delega all’Ambiente Maurizio Ramacogi e del Presidente della Provincia, Mariano Calisse.
Le critiche che in questo periodo si stanno facendo, da parte di una minima frangia del M5S (Ex Verdi), sull’approvazione da parte del V.I.A. della Regione Lazio, del tanto atteso Progetto TSM, hanno dell’Incredibile!
Ripercorreremo un po’ la storia di questo progetto e forse riusciremo a far capire meglio, a tutti, il motivo della sua approvazione.
Tutto iniziò inizio nel 2007, Assessore all’Ambiente della Regione Lazio era il Dott. Filiberto Zaratti.
Negli Uffici Regionali si iniziava a parlare della realizzazione del “SIC Bosco Vallonina” all’interno dei “Piani di Gestione dei siti Natura 2000“.
Tutto questo era una sorta di Piano Regolatore del Sito/Area Protetta che descriveva puntualmente la situazione dell’area stessa, dando delle importanti indicazioni.
Il 2007 fu anche l’anno in cui tutti molti politici, del tempo, cercavano di recepire le varie Direttive Europee che proteggevano l’ambiente intorno a noi e in particolare gli uccelli selvatici, le flore e faune selvatiche, gli habitat naturali e seminaturali (Direttive Europee 79/409/CEE – 92/43/CEE).
Il 17 ottobre 2007 l’allora Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Prof. Pecoraro Scanio, firmò un Decreto Ministeriale che fu poi pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 06 Novembre 2007 n.258.
In detto D.M. sì stabilivano i criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e a Zone di Protezione Speciali (ZPS).
Ebbene!!! È chiaro ed evidente che il Progetto TSM2 presentato ha recepito tali indicazioni rispettando lo studio di incidenza ambientale e per questo motivo l’esame da parte del VINCA e poi del VIA ha avuto esito positivo.
Rammentiamo a tutti che il vecchio progetto, presentato agli stessi uffici nel 2015, ebbe il “Parere non Favorevole” per il non rispetto delle indicazioni riportate in quel D.M. del 2007.
Nel 2017 la Giunta Regionale del Lazio delibera, tramite la D.G.R. 162 del 11.04.2017, le nuove linee guida che devono essere adottate nel nuovo TSM per poter aver un parere favorevole del VINCA e VIA.
È chiaro che tale delibera presumiamo sia stata concordata con gli uffici tecnici Regionali preposti al rilascio del parere.
Tale Delibera, in definitiva, tracciava una revisione in riduzione del vecchio progetto presentato e sulla scia di quelle disposizioni a novembre 2019 fu aperta, da parte della Provincia di Rieti (RUP), la Conferenza dei Servizi in Regione Lazio per poi attivare a dicembre dello stesso anno la procedura di VIA.
Ora arriviamo ai giorni odierni. Cercheremo di percorrere i vari punti del progetto.
Il Progetto TSM2 sviluppa tutte le sue opere all’interno del territorio della Vallonina, che, come scritto sopra, nel 2007 fu inserita all’interno dei “Piani di Gestione dei siti Natura 2000” utilizzando territorio già antropizzato e utilizzato dall’uomo.
Il Progetto prevede di utilizzare la S.P.10 (Strada Turistica del Terminillo) che collega Campo Forogna a Campo Stella.
Occorre inoltre ricordare che la S.P.10, oggi gestione ASTRAL, in inverno all’altezza del Rifugio Sebastiani viene costantemente chiusa impedendo, di fatto, ogni tipo di collegamento con Campo Stella.
Grazie al Progetto TSM2 anche questo problema verrà risolto, difatti il collegamento, all’interno del comprensorio, avverrà sfruttando l’interramento dell’Elettrodotto di Media Tenzione.
L’interramento dell’elettrodotto, di cui sopra, ce lo impone la Direttiva Europea a salvaguardia delle varie specie di animali selvatici e degli uccelli selvatici all’interno delle zone ZSC ZPS e SAC (Direttiva Europea 2009/147/CEE).
È del tutto evidente che, per la costruzione della nuova pista di “scavalco” si utilizzerà la traccia nel territorio utilizzata oggi dall’Elettrodotto che poi non sarà più presente.
Un altro importante aspetto da non sottovalutare è quello, come prescritto anche nel parere del VIA, del prioritario rimboschimento e subito dopo i riammodernamenti di impianti di risalita ormai vetusti/obsoleti con rimozione di tutti quelli non più in uso “Risanando di fatto”, questo si, le aree che ad oggi presentano veri e propri “ECO MOSTRI“.
Difatti saranno molti gli impianti che verranno rimossi “RISANANDO” in toto le aree della Vallonina iniziando da vecchi impianti di risalita posti nelle zone dei cinque confini, Monte Terminilluccio, Monte Terminilletto, Cardito, Fonte Nova, Campo Stella, Monte Tilia e Sella di Leonessa.
D’altro canto gli impianti recuperati e di utilizzo del TSM2 saranno il Conetto, Prato Fiorito, Anello, parti della Est, parti di Colle Scampetti, Sebastiani, Fonte Nova, campo scuola, la Nord, parti della Colle di Mezzo, sciovia Monte Tilia ecc. ecc.
Ci saranno anche altri recuperi importanti nell’ambiente montano, iniziando da vecchie strutture ormai abbandonate come ad esempio Manufatti Edili lungo tutta la Vallonina, Residences e svariate ville, il recupero nella zona antropizzata di Fonte Nova con Ostelli, campi da Tennis e calcetto e l’implemento delle belle e blasonate piste da fondo già esistenti.
Un altro aspetto che ci preme evidenziare, visto anche cosa sta accadendo in questi ultimi anni, è quello Idrogeologico e antincendio.
Infatti con il TSM2 ci sarà compresa un’importante messa in sicurezza di tutto il territorio per i rischi derivanti da frane e valanghe (zone di Vallorgano, Valle del Sole e Jaccio Crudele) e da rischi d’incendio boschivo tramite la costruzione del Bacino per l’innevamento programmato che in estate metterà a disposizione dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri Forestali una vera e propria riserva idrica da poter usare in emergenza e scongiurare eventuali perdite umane.
l’Etica professionale e politica che ci deve contraddistinguere deve essere sicuramente quella della protezione del nostro “Habitat Prioritario” ed anche in quello, insieme ai nostri valutatori e progettisti, abbiamo pensato di considerare la presenza di specie animali protette e anche quelle provenienti eventualmente da regioni limitrofe prevedendo dei veri e propri percorsi naturalistici e faunistici.
È del tutto evidente che all’interno della Vallonina insistono piante plurisecolari ma è anche del tutto vero che il Tsm2, oltre ad essere ben distante, non insiste “ASSOLUTAMENTE” su quella zona.
Per rimanere nel tema e far capire meglio ai più scettici, il bosco della Vallonina ha una superficie di circa 1000 ettari e il TSM2 prevede il taglio di piante di circa 7 ettari (0,7%) e “NON 17”, tutti peraltro fatti in zone già antropizzate.
Il TSM2 non intaccherà ASSOLUTAMENTE la “Vallonina VERGINE”, saremo noi per primi ad opporci!
Sperando di aver chiarito, a chi prendeva le distanze senza conoscere i contenuti, le varie sfaccettature del Progetto e ci auguriamo che questa diventi la Battaglia della Rinascita di un Territorio che attende tutto questo da ben 12 Anni!
Foto: RietiLife ©