(da RietiLife Free Press) Una città più spenta, coi giri ridotti al minimo. Il Lazio, tolte le feste, è piombato in zona arancione, vivendo giorni che non aveva visto almeno finora, se non nel lockdown. I contagi in Regione hanno fatto decidere Speranza, tra mille polemiche: sarà così fino a nuova ordinanza (almeno due settimane). Da ricordare che è consentito circolare dalle 5 alle 22 nello stesso Comune. Consentita una sola visita al giorno a casa di parenti o amici, nello stesso Comune, in massimo 2 persone più figli minori di 14 anni e persone disabili o non autosufficienti conviventi.
Dai Comuni fino a 5mila abitanti, spostamenti consentiti anche entro i 30km dai confini con divieto di andare nei capoluoghi di Provincia (no da Contigliano a Rieti, ad esempio). Possibile per lavoro, salute o necessità o per servizi non presenti nel proprio comune. Vietato circolare dalle 22 alle 5, salvo comprovate necessità o salute. I locali sono in difficoltà, ma la consumazione è sempre vietata all’interno di bar e ristoranti e nelle adiacenze. Dalle 5 alle 18 permesso l’asporto di cibi e bevande da tutti i locali, dalle 18 alle 22 solo dai locali con cucina. Consegna a domicilio senza limiti di orario. Vietato consumare cibi e bevande in strade o parchi dalle 18 alle 5. Centri e parchi commerciali chiusi nei giorni festivi e prefestivi. Restano aperti all’interno farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie, edicole, librerie, vivai. Chiusi musei, mostre, teatri, cinema, palestre e piscine. Aperti i centri sportivi. Scuola: attività in presenza al 100% per scuole dell’infanzia, elementari e medie.
Alle scuole superiori didattica in presenza alternata per minimo il 50% e fino al 75% degli alunni. Università aperte/chiuse su autonoma decisione, in base all’andamento dell’epidemia. Riempimento massimo al 50% dei mezzi di trasporto pubblico locale, ad eccezione del trasporto scolastico dedicato. Sospese le attività di sale scommesse, bingo, sale giochi e slot machine anche in bar e tabaccherie.
Foto: RietiLife ©
Fortunatamente molti bar non stanno accettando le restrizioni e in tanti hanno consumato regolarmente cappuccino e caffé all’interno dei locali nel pieno rispetto delle norme anticontagio. Ci sono imprenditori che hanno mutui da 200.000 euro per aver aprrto il bar o la pasticceria ed è giuto che continuino a lavorare.
D’altronde a Rieti la situazione è sempre stata molto tranquilla, con la mortalità del 2020 in perfetta media con la mortalità degli ultimi 10 anni, come affermato anche dal Sindaco alcune settimane fa.