(di Chiara Pallocci – da RietiLife Free Press) Il D-day del mese. Forse lo sarà anche dell’anno, chissà come finirà. In piena crisi sanitaria se ne apre un’altra, intestina e amara, quella di Governo. Tra le scaramucce di Renzi e Conte, il Ministro della Salute Roberto Speranza, ieri, ha riferito in Parlamento sulle misure anti-Covid: “Non c’è altra strada diversa dall’unità per affrontare questa emergenza, la più grande dal dopoguerra – ha detto – Nei prossimi mesi sarà tutto terribilmente complicato, teniamo fuori dalla battaglia politica la salute degli italiani, sarebbe errore imperdonabile rallentare a pochi metri dal traguardo, nell’ultimo miglio”.
Con la campagna vaccinazione avviata in una fase epidemica ancora espansiva, l’esecutivo si muove in quadro di peggioramento generale, aumentano infatti le terapie intensive e l’indice Rt. Ci sono almeno 10 regioni che da lunedì potrebbero scivolare in fascia arancione. Inevitabile la proroga dello stato di emergenza fino al 30 aprile, confermato coprifuoco dalle 22 alle 5 e il divieto di spostamentotra regioni (anche in zona gialla) e asporto vietato dopo le 18 dai bar anche se nelle ultime ore il divieto di vendita da asporto per i bar potrebbe essere limitato solo alle bevande e agli alcolici. E’ l’ipotesi, secondo quanto si apprende, emersa nel corso della riunione tra governo e Regioni dopo che diversi governatori hanno sollevato perplessità sulla misura. Il ministro Boccia, sempre secondo quanto si apprende, avrebbe ribadito la volontà del governo di mantenere la norma per evitare casi di movida ma avrebbe garantito che il governo recepirà le perplessità delle regioni e che palazzo Chigi e il Mise stanno valutando come limitare al massimo i divieti.
Sì alle visite a casa per due persone, come già avvenuto durante le vacanze di Natale. Nel nuovo Dpcm è intenzione del Governo riaprire i musei nelle regioni in area gialla e di prevedere anche una quarta area, bianca, con incidenza sotto i 50 casi ogni 100mila abitanti. Dpcm in vigore dal 16.
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