Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un lettore.
Gentile Redazione
vorrei esprimere gratitudine ai medici che hanno professionalmente ed umanamente seguito l’iter oncologico di mia moglie presso l’Ospedale De Lellis di Rieti. Come tutti coloro che si trovano ad affrontare una simile avversità, pur potendo contare su una buona rete di amicizie ed una pregressa esperienza per un condrosarcoma personalmente patito, abbiamo inizialmente vacillato prima di attivarci con determinazione.
Da ciò la decisone di rientrare in Italia, vivevamo da molto tempo all’estero, consapevoli della superiore preparazione dei nostri specialisti.
Dopo la stadiazione chirurgica operata presso l’I.F.O. di Roma, mia moglie è stata sottoposta a ripetute chemio/radioterapie dal 2008 sino alla sua dipartita nel 2019.
Per tale motivo era assoggettata trisettimanalmente alle analisi di laboratorio richieste.
Le sue gravi condizioni di immunodepressa imponevano massima attenzione ed un percorso protetto, così come indicato nei protocolli, durante i prelievi e gli altri accertamenti previsti.
Il primo approccio con il De Lellis è quindi avvenuto presso il Laboratorio di Analisi che ci ha piacevolmente impressionato per la gentilezza e disponibilità del Primario e del suo staff sin dal preliminare contatto. La loro professionalità è poi rimasta immutata per i seguenti anni, arricchita da quell’umanità che sempre dovrebbe essere corredo di quella che è di fatto più una missione che una professione.
Ma non solo… alla disponibilità si è aggiunta la cortesia e l’assistenza del primario dottor Venarubea, anche nell’indirizzarci per gli altri necessari accertamenti delle altre discipline mediche.
E poi in un tanto avverso percorso, abbiamo trovato un coro di Dottoresse e Dottori che consapevoli della gravità della patologia, nel vedere la tenacia di mia moglie, si sono stretti a noi supportandoci, non più solo medici ma ormai amici!
A tutti dico oggi GRAZIE a nome nostro e aggiungo infine una considerazione, da non reatino così favorevolmente accolto, che spero venga presa in giusta considerazione dai locali.
Per diretta esperienza, sono di Roma e per lavoro o turismo ho avuto modo di visitare più di cento nazioni, ribadisco e sottolineo che quando in Italia si vuole ben fare il proprio lavoro, e questo è il caso, la professionalità espressa surclassa ogni altra corrispondente attività estera, ma spesso anche altre realtà nostrane… e mi intristisce constatare che talune volte ciò non sia tenuto in debita considerazione dagli Utenti del De Lellis così come da chi è incline alle critiche, non avendo ben chiara la qualità inferiore altrove offerta. Sarebbe quindi un grosso peccato lamentarsi ingiustificatamente di coloro che per lavoro ci curano, supportano ed assistono quando una malattia ci rende fragili.
Grazie a tutti Voi nuovamente, amici nostri… anzi, ora, solo miei.
Dr Roberto Rosi
Foto: RietiLife ©