“Delirio di incompetenza. Nella giornata di ieri, 4 gennaio, dopo qualche giorno di riflessione, il PD cantaliciano ha finalmente recuperato l’uso della favella e ha ritenuto di esprimersi sulla questione del TSM2 attraverso i canali istituzionali del Comune di Cantalice, mediante la formula della nota congiunta di Circolo Politico e Amministrazione. Nulla di strano, dopotutto il paese è roba loro, “unico esempio in questa Provincia, di un Comune governato, dal dopoguerra ad oggi, dal centro-sinistra” – si pavoneggiano -, quindi cosa c’è da meravigliarsi se ne utilizzano la piazza virtuale per lavare in pubblico i panni sporchi del partito? Lo sgangherato documento non è che un maldestro tentativo di accollare ad altri le responsabilità dei propri fallimenti, tenuto su da sproloqui, citazioni a caso, il tutto legato da una spolverata galvanizzante di populismo” ha detto il Movimento Civico 27 maggio.
Per continuare: “Secondo i nostri, il sogno del comprensorio del Terminillo “si infrange con la probabile approvazione da parte della Regione di un progettino di nessun respiro, senza coraggio”, “un ‘moncherino’ del ‘Progetto TSM2’ che certifica una mancanza di visione a lungo termine, di capacità di elaborazione di politiche d’insieme realmente utili ai territori”. E via così, lungo un blablaismo nel quale le proprie opinioni personali vengono elevate a esperienza imprenditoriale, maturata in circostanze non meglio specificate. Il mandato che la comunità aveva affidato loro non era di guidarci dentro un “sogno”, ma tenerci agganciati al treno delle opportunità che il TSM2 avrebbe potuto offrire; proposito realizzabile se avessimo avuto guide pragmatiche, capaci di puntare al risultato certo, anziché smarrirsi nei meandri onirici della propria megalomania”.
“La nota prosegue con attacchi alla Regione Lazio e alla città di Rieti, colpevole di esultare “per aver realizzato quanto da sempre voluto: ‘un giocattolo’ appannaggio di pochi”. E Melilli, in questo confessionale in cui il Partito-Comune fa sia la parte del confessato che del confessore, è collocato tra i giusti o tra i peccatori? Fanno loro queste sue parole: “Non rivendichiamo supremazie, quelle, come dice l’On. Melilli, le lasciamo alla piccola politica!”, ma non passa inosservato il contesto nel quale le ha pronunciate, cioè una diretta sulla pagina facebook del PD Provincia di Rieti, lo stesso al quale annunciano che verrà data comunicazione formale di quanti tra i 75 tesserati, direttivo e Amministrazione intendessero restituire la tessera. L’evento era intitolato “Una nuova stagione per il Terminillo”, e anche a Melilli scappa un imperdonabile “è una bella giornata per Rieti”: ha esultato per il sì al “giocattolo appannaggio di pochi”, ahilui” ha ribadito il Movimento Civico.
“E come se non bastasse, si è anche lasciato andare ad una riflessione autocritica, sostenendo che quando all’epoca della presidenza regionale di Marrazzo “ottenemmo 20 milioni, forse avremmo dovuto metterli a terra subito come a Leonessa, ricostituendo, rifacendo piste e impianti un po’ obsoleti”. Affermazione che dal loro punto di vista dovrebbe renderlo due volte censurabile: si trovava in un contesto di “piccola politica” e con l’aggravante di essersi fatto venire il dubbio che forse sarebbe stata più lungimirante la politica del ‘big moncherino’: ammodernare le vecchie piste e, in un secondo momento, creare una serie di ‘ponti’, attraverso i quali trasformare questo arcipelago di impianti nell’agognato bacino sciistico in grado di competere con l’Abruzzo. Oggi avremmo una Cardito Nord fruibile e gli anni sprecati ancora davanti, da impiegare per il potenziamento del progetto.
Ci aspettavamo una presa di coscienza e invece non ci è stato risparmiato altro fumo negli occhi. Vorrebbero che tutti continuassimo a credere nel “sogno”, invece dovrebbero chiedersi se hanno ancora la fiducia dei cantaliciani. Dovrebbero ma non gli interessa, dopotutto Cantalice è roba loro” ha concluso il Movimento Civico.
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