(di Federico Ducco – da RietiLife Free Press) Legambiente ha diffuso il Rapporto Ecomafia 2020: il Lazio è la quinta regione nella poco lusinghiera classifica con 2.692 ecoreati accertati, la provincia di Rieti fa peggio di Viterbo ma meglio di tutte le altre con 103 denunce. A preoccupare è soprattutto il ciclo dei rifiuti. Il contesto regionale desta preoccupazione, tanto da posizionare il Lazio nella classifica solo dopo le regioni a tradizionale presenza mafiosa, a dirlo sono i dati (che fanno riferimento al 2019) raccolti grazie alla collaborazione delle forze dell’ordine: 2.692 ecoreati, 2.802 le persone denunciate, 47 arresti e 974 sequestri. Per Legambiente Lazio sono “numeri sconfortanti sia per gli abusi edilizi che per lo smaltimento illecito di rifiuti, soprattutto a Roma dove a causa della situazione catastrofica nella Capitale, le ecomafie trovano praterie dove agire indisturbate, devastando l’ambiente”.
Quanto alla nostra provincia nello specifico con riguardo al ciclo dei rifiuti sono stati 48 gli ecoreati accertati, 39 le persone denunciate e i 14 sequestri. Parlando invece del ciclo del cemento sono stati rilevati 55 ecoreati, 91 le persone denunciate e 7 i sequestri. Per Legambiente “L’aumento dei reati nell’ambito dei rifiuti è strettamente legato all’infinità di discariche abusive che si stanno creando su tutto il territorio”. Le responsabilità vanno certamente ricercate nella mancanza di senso civico di chi compie questi atti, ma anche “nella mancanza di centri di raccolta”. Oggetto della condotta illegale sono soprattutto i rifiuti ingombranti. “Una situazione difficile da combattere, le forze dell’ordine non possono essere ovunque in ogni momento, ma i Comuni devono organizzare una raccolta più semplice ed efficace. Ancora più pericoloso quello che accade con l’eternit che troviamo ovunque”. “Riceviamo continue segnalazioni di piccole discariche abusive, è necessario che tutti i Comuni si mobilitino con urgenza” concludono da Legambiente Lazio.
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