Segnalazione di una lettrice che si rivolge a RietiLife per un brutto episodio. “Voglio segnalare all’attenzione del vostro giornale questo disgustoso, per non dire altro, episodio che mi è capitato. Mi chiamo Cleonice Iacobelli. Il mio papà era ricoverato all’ospedale di Rieti con il covid. A parte tutte le vicissitudini incresciose che la malattia comporta e le inefficienze che ho riscontrato, la ciliegina sulla torta, è stata la notte del decesso di mio padre. Alle ore 2,17 della notte di sabato 12 dicembre ricevo la telefonata con la quale mi comunicano che papà era deceduto in quel momento, neanche il tempo di rendermi conto di quello che mi avevano appena detto, la signora al telefono mi dice: ‘Mi dispiace ma entro mezzora la bara deve essere in ospedale.
Al che io rispondo che lei mi stava comunicando la morte di mio padre e che io in quel momento frastornata dalla notizia non sapevo come fare, poi le dico che chi deve fare il funerale di mio padre è a L’Aquila. Allora mi risponde che invece di mezzora avrei avuto 40 minuti di tempo e che nel più breve tempo le avrei dovuto dare una risposta. Io ho attaccato il telefono. Allora mi chiedo e vi chiedo se è umano ricevere un trattamento del genere, e perché questo comportamento. Cosa si aspettava che rispondessi, pensateci voi? Sono troppe le cose che ho dovuto subire con questa malattia e vi assicuro che solo chi le vive può capire fino in fondo la solitudine la disperazione e l’impotenza che si prova. Ma anche questa proprio NO. Voglio che questo venga portato alla ribalta della cronaca”.
RietiLife è a disposizione per eventuali repliche.
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