(da RietiLife Free Press) “Da Piazza Cavour, il senzatetto che viveva nella pensilina Asm, si è spostato a Pie’ di Moggio. Sia chiaro: nessun fastidio ma siamo preoccupati per lui. È freddo e umido, la notte è davvero impossibile. Gli portiamo da mangiare. Lui dice di avere le coperte. Ma non si rende conto”. È un’umana e accorata segnalazione che arriva in Redazione dalla frazione reatina a confine con l’Umbria. Una lettrice è preoccupata per il ragazzone che ormai da mesi vive in città e si sposta di pensilina in pensilina. È Peter, l’uomo che prima viveva a piazza Cavour e il cui giaciglio fatto di cartoni, buste e taniche, è stato sgomberato. Per Peter si sono mossi in tanti, ma aiutarlo non è facile. Prima accetta, poi torna alla sua vita in strada. Non sappiamo come sia arrivato a Pie’ di Moggio. Ma la domanda è un’altra, e se la pongono soprattutto i giovani residenti di Pie’ di Moggio: “Come possiamo aiutarlo? Oltre a portargli da mangiare, vogliamo trovargli una sistemazione, calda e coperta”. Legittima e civica constatazione. Aggiungiamo un’altra domanda: che fine ha fatto il “Riparo dal freddo” di via Del Porto? Sarebbe comodo a Peter e altre persone che, come già documentato, vivono fuori. Il freddo ha iniziato a farsi sentire. Non raggiunga picchi polari a causa dell’indifferenza.
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