(di Federico Ducco – da RietiLife Free Press) Alla scadenza del termine del 30 novembre, le richieste di contributo per la riparazione degli edifici privati che hanno subito danni con il sisma del 2016 presentate agli Uffici della Ricostruzione sono state 2.100. Rispetto alle 1.203 che si contavano a fine 2019, una crescita praticamente raddoppiata. Nello specifico sono state 1.507 le domande presentate per i danni lievi e 593 per i danni gravi. Le richieste presentate nel solo mese di novembre grazie alla procedura semplificata prevista dall’Ordinanza 107 per i danni lievi, sono state oltre 500. Numeri soddisfacenti viste le premesse che dovrebbero contribuire ad accelerare la ricostruzione anche se ogni tanto la terra continua a tremare ricordando a tutti che l’emergenza non è ancora finita. E ad Amatrice, così come ad Accumoli e negli altri comuni del cratere, almeno quelli più vicini all’epicentro del sisma del 2016 che ha devastato il centro Italia, lo sanno bene. Il sindaco di Amatrice Antonio Fontanella è consapevole dei problemi ma continua a sottolineare come si è arrivati “ad una svolta grazie alle modifiche e alle norme che regolavano la precedente fase della ricostruzione, il governo e il parlamento hanno recepito le proposte dei Comuni del cratere e oggi noi stiamo assistendo all’avvio di molti cantieri. Ci sarà quindi uno scenario nuovo rispetto alla lentezza del passato” conclude Antonio Fontanella.
Aspetto fondamentale, non solo secondo il sindaco di Amatrice, è cercare di avviare le opere di urbanizzazione, le strade, le reti idriche, le fognature e la pubblica illuminazione che rispetto alle opere private stanno segnando ancora il passo. Anche per l’assessore regionale Claudio Di Berardino “la strada maestra continua ad essere quella della stretta collaborazione tra tutte le istituzioni e che ha portato ad avviare il cantiere del nuovo ospedale, e porterà entro l’anno ad iniziare i lavori del centro di formazione professionale, i lavori del cimitero monumentale di Amatrice e altri interventi di rilievo nelle zone del cratere”.
Foto: RietiLife ©