“Dichiarai nei mesi scorsi, che la Superstrada Rieti/Terni ha visto fin dalla fine degli anni sessanta, l’interessamento di tanti politici reatini e ternani, che confrontandosi e “combattendo” con le esigenze di altri territori, sono riusciti tra mille difficoltà, stante il principio, non sempre attuato, della continuità amministrativa, a congiungere Rieti e Terni in modo soddisfacente. L’ostacolo più arduo, sotto molteplici aspetti, era rappresentato dallo scavalcamento della SS 79 all’altezza di Marmore”: lo dichiara Moreno Imperatori, consigliere comunale con delega ai Trasporti.
“Senza ombra di dubbio il principale artefice politico del completamento è stato il Senatore Angelo Maria Cicolani, (Lo scomparso Senatore, nel 2001 vicino d’ufficio, dell’allora Ministro Lunardi e soprattutto responsabile nazionale delle infrastrutture per Forza Italia e poi del PdL, riuscì a inserire la Rieti/Terni nella legge obiettivo, e a far finanziare il progetto per oltre 200 milioni di euro) e un particolare plauso va all’onorevole Guglielmo Rositani che fece all’epoca da importantissima sponda politica e anche all’attuale onorevole del PD, Fabio Melilli, che attraverso un emendamento alla legge di bilancio, per ben per 22 milioni di euro, è riuscito tempo addietro, a far finanziare il tratto mancante. Altresì da tempo stiamo assistendo a continui comunicati stampa del neo deputato del M5S, Gabriele Lorenzoni, al quale non pare vero che a breve, alla prossima inaugurazione, riuscirà a farsi fotografare insieme al ministro, va bene un po’ di propaganda, in politica ci sta, ma l’esagerazione indigna. Se ci fosse un posizionamento meritocratico alla foto rituale, Lorenzoni dovrebbe essere posizionato in ultima fila, fare capolino, sperando che i fotografi usino un grandangolo” conclude Imperatori.
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