E’ discussione di questi giorni la classifica della qualità della vita 2020 pubblicata da Italia Oggi, in cui Rieti compie un significativo balzo in avanti. Tra le aree in esame, abbiamo riscontrato un considerevole miglioramento dell’indicatore relativo alla ‘Salute’, dal 101mo al 64mo posto; siamo andati ad analizzarne gli indicatori, raggruppati in due cd. “’sottodimensioni’: i posti letto e la dotazione di apparecchiature diagnostiche. La sottodimensione ‘Posti letto reparti specialistici’ conferma Rieti tra le province con minore dotazione pro capite in Italia (86ma nel 2020, era 87ma nel 2019); in particolare sono penalizzate le terapie intensive, i reparti ginecologia e ostetricia, è nella media cardiologia, meglio l’oncologia” ha detto Nome Officina Politica.
“La sottodimensione ‘apparecchiature diagnostiche’ (acceleratori lineari, risonanze magnetiche, TAC, Gamma camere) vede balzare Rieti, in un solo anno, dagli ultimissimi posti (era 104ma) per collocarsi al 31mo posto in Italia. Certamente, la scarsa popolazione fa sì che in termini percentuali, la attivazione di un singolo macchinario possa incidere grandemente a livello provinciale; è strano comunque il “balzo”, visto che, ad esempio, per i tomografi assiali computerizzati il censimento di Italia Oggi riporta un incremento dai 2 del 2019 ai 9 del 2020. Addirittura, seconda provincia in Italia per dotazione pro capite di TAC!! Siamo quindi andati a vedere dove fossero allocate tutte le apparecchiature censite presso il Ministero della Salute: diverse, circa 1/3, afferiscono alla sanità privata, accreditata e non al SSN, ne diamo conto al termine di questo articolo” ha continuato Nome Officina Politica.
“Ciò detto, la fotografia rappresentata da Italia Oggi, pur parziale nella schematicità (non tiene in conto di altri indicatori come la mobilità passiva, dotazione di medici di base, geriatri…, presi in esame in altri report) conferma le valutazioni di NOME Officina Politica per quanto riguarda uno dei mali di fondo della nostra sanità: la scarsa offerta di’ posti letto’ (e, a seguire: investimenti sul personale, sulla formazione, sui servizi connessi). Poco serve una elevata dotazione di strumentazioni se non vi è in numero personale qualificato ad utilizzarlo ed una organizzazione che consenta a tali attrezzature di essere sfruttate a pieno regime. Un percorso di sviluppo della sanità territoriale non può che passare attraverso un corposo investimento in personale medico, infermieristico e tecnico (rammentiamo che Rieti risulta tra le province italiane con la minore dotazione di personale infermieristico pro capite)” ha ribadito Nome Officina Politica.
Per concludere: “Invece, in tema di nuovi investimenti strutturali, cogliamo la notizia del potenziamento della radioterapia oncologica con due nuovi acceleratori lineari, per la realizzazione dei quali speriamo non deriveranno eccessivi disagi ai pazienti, e per i quali la tempistica ‘sotto Covid’ non è purtroppo tra le più felici. Avremmo ben visto un investimento di quel tipo nel “nuovo ospedale”, ma visti i tempi , ci accontenteremmo accelerazione, non più rimandabile a oltre un anno dall’annuncio del finanziamento. Speriamo che questo investimento sulla radiologia oncologica serva a creare e a rafforzare quei “contenuti” che andranno trasferiti nella nuova casa della sanità reatina. Oggi la notizia del protocollo di intesa tra ASL e Consorzio per lo sviluppo industriale per la redazione dello studio di fattibilità; anche questa una speranza, una stringente previsione sui tempi di consegna ed un puntuale controllo da parte della politica del territorio”.
Dati e riferimenti: Dotazione apparecchiature censite al Ministero della Salute (link). Strutture sanitarie accreditate per attività diagnostica (Link).
Foto: RietiLife ©