“Un caso di negligenza in ospedale di cui è rimasto vittima mio fratello”: è un lettore, Enrico, a scrivere a RietiLife, portando come documentazione la denuncia presentata nella giornata di oggi per quanto accaduto tra il 30 novembre e il 1° dicembre al De Lellis.
“Mio fratello il 10 novembre è stato ricoverato presso l’Ospedale di Rieti – spiega il lettore – e il 21 novembre è stato operato per effettuare una tracheotomia. Lunedi 30 intorno alle 19 è stato trasferito in Geriatria. Nella mattinata del 1° dicembre come familiari, non potendo fargli visita (per le normative covid, ndr) ci siamo rivolti direttamente al personale medico per sapere le condizioni. Ci è stato confermato quanto fosse agitato, come preannunciato il giorno prima, ma che per lo più era tutto a posto”. Come si legge nella denuncia, verso le 10.30 la figlia chiama in reparto per chiedere se fosse possibile fare qualcosa, ad esempio sedare il padre. Poi alle 13 la notizia che gela la famiglia reatina che si rivolge a RietiLife: “Alle ore 13 del 1° dicembre il personale sanitario ha contattato mia madre dicendo che mio padre alle 2 della notte precedente era stato trovato a terra, sanguinante e con varie ferite al volto e con il naso rotto”
A quel punto la famiglia chiede spiegazioni, anche perché, stando a quanto riferito, il giorno del trasferimento era stato dato il consenso per contenere il paziente, visto lo stato di agitazione dopo l’operazione: “Come è possibile sia caduto? Perché nessuno ha controllato” si chiede il fratello.
Figlia e madre del paziente dopo esser state avvisate, si sono relazionate con il direttore sanitario, poi lo fa anche il fratello: “Mi ha ricevuto nel suo ufficio. Ho chiesto espressamente spiegazioni per quanto accaduto e il perché siamo stati avvisati solo dodici ore dopo l’accaduto. Il direttore, nell’occasione, alzandosi dalla sedia mi ha chiesto scusa specificando che fino a quindici minuti prima non sapeva nulla. Come è possibile che accada una cosa del genere? Vogliamo andare fino in fondo a questa storia. Per mio fratello e per la verità oltre che per la sanità”.
Il paziente ora, ferito, si trova ancora al De Lellis, mentre la famiglia vuole ottenere risposte, chiedendosi peraltro “per quanto tempo il loro familiare ricoverato, sia rimasto a terra”.
RietiLife è a disposizione di eventuali repliche.
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