“La Provincia di Rieti è un territorio complesso, attraversato da tante difficoltà, seppure ricco di opportunità e di risorse, di occasioni di sviluppo e di modelli di gestione che la politica, tutta, deve saper cogliere e progettare, rivedere, dentro un quadro fuori dall’ordinario che questo tempo sta tracciando in maniera imprevista e imprevedibile, in assoluto senza precedenti nella storia del nostro Paese”: è la lettera aperta dei sindaci di Magliano Sabina, Poggio Mirteto, Montebuono, Collevecchio, Configni, Vacone, Montasola, Forano, Tarano, Stimigliano, Cantalupo, Poggio Catino, Salisano, Mompeo, Poggio Nativo, Castelnuovo di Farfa, Montopoli, Roccantica, Selci, Torri in Sabina, Casperia.
“Una sinergia nefasta, frutto di tante circostanze negative che stanno mettendo in difficoltà le nostre comunità e le nostre abitudini, che devono essere affrontate con serietà e non possono continuare ad offrire lo spunto per creare contrasti, per dividerci e per dividere i cittadini che ora hanno necessità di essere rassicurati, curati, seguiti e non di essere fomentati con suggerimenti fuorvianti. La testimonianza più sincera che la politica può offrire, quella più diretta, è quella che viene dai territori ed è rappresentata dai Sindaci, gli unici rappresentanti istituzionali che per natura si trovano a gestire la loro funzione senza potersi permettere il lusso di farlo a seconda del loro orientamento politico ma piuttosto offrendo ad ognuno le stesse opportunità, con un senso di responsabilità che deve appartenere a tutti, senza distinzioni, un valore che non può essere tradito” si legge.
“Per questo, al netto degli approfondimenti e delle preoccupazioni che nessuno di noi intende sottovalutare, le polemiche strumentali che stanno montando a proposito delle notizie che giungono da Rieti e che mettono in relazione il presunto depauperamento della struttura sanitaria del capoluogo e la relativa riqualificazione della Casa della Salute di Magliano, crediamo vadano lette ed interpretate in maniera più seria e responsabile, l’una come una esigenza temporanea contingente alla emergenza che non può essere sottovalutata e non viceversa come un attentato alla salute dei cittadini e l’altra come una occasione per tutta la nostra provincia di recuperare uno spazio di assistenza strategico e dignitoso, centrale per un territorio come la Bassa Sabina a difesa del quale, per anni, ognuno di noi si e speso, oltre ogni appartenenza. La situazione attuale, stante la scarsità dei servizi di mobilità interna e le criticità nella viabilità locale per gran parte in territorio montano fino al capoluogo, non garantisce il diritto alla salute dei cittadini, alla luce di ciò quindi, non si può non riconsiderare il ruolo vitale che rivestono i servizi sanitari presenti a Magliano Sabina, soprattutto nella crisi attuale che andrà necessariamente risolta con un’inversione di tendenza rispetto al passato in termini di investimenti per la salute. Siamo convinti che in questo momento il ruolo degli amministratori debba essere questo, monitorare la situazione, sollecitare gli investimenti e rassicurare le comunità, senza dividersi, il resto non può appartenere a questo tempo che ha bisogno solo delle nostre forze migliori” conclude.
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