Dopo mesi e mesi forse siamo alla svolta. Quasi 31mila lavoratori dipendenti di oltre 10mila imprese artigiane del Lazio aspettano il pagamento della cassa integrazione di giugno, luglio agosto, settembre e ottobre. Una situazione drammatica che sta mettendo a dura prova migliaia di famiglie, spesso monoreddito. È di questi giorni, finalmente, l’emanazione del Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e Finanze, con il quale sono trasferititi al Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato (FSBA) 448.125.003,97 euro, così come previsto dai provvedimenti varati dal Governo per fronteggiare l’emergenza Covid-19. Ad annunciarlo è lo stesso Ministro del Lavoro.
Dall’inizio della pandemia, lo stanziamento complessivo di risorse statali in favore dei lavoratori dipendenti di imprese artigiane è stato di oltre 1,6 miliardi di euro, frutto di otto decreti (interministeriali e di trasferimento) elaborati ed emanati.
Maurizio Aluffi, Direttore di Confartigianato Imprese Rieti e Presidente dell’Eblart (Ente Bilaterale per l’artigianato del Lazio), esprime apprezzamento per l’impegno e la sensibilità della Ministra del lavoro Nunzia Catafalco. “Queste risorse – sottolinea Aluffi – sono indispensabili per coprire i mesi da giugno a settembre. La speranza è che non si frappongano ritardi burocratici e che i fondi vengano resi rapidamente disponibili nelle casse di Eblart, che provvederà immediatamente a erogarli ai destinatari. L’apparato organizzativo di Eblart – sottolinea Maurizio Aluffi – è in grado di distribuire le risorse ai diretti interessati in meno di due giorni. Per quanto riguarda la provincia di Rieti – conclude il Presidente dell’Eblart – parliamo di 474 aziende e 1242 lavoratori, a cui sono già stati erogati 1.800.000 euro. Per coprire i medi di giugno, luglio, agosto e settembre servirà all’incirca un ulteriore milione di euro.”
Ricordiamo che la cassa integrazione per i dipendenti del settore artigiano non passa tramite Inps, ma da FSBA che provvede, tramite gli organismi regionali (che nel caso del Lazio coincide con la struttura di Eblart), ad erogare i fondi direttamente alle imprese.
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