“Tre militanti del Blocco Studentesco di Firenze hanno subito un’ordinanza di custodia cautelare per aver volantinato all’interno di una scuola; il P.M. aveva chiesto la loro traduzione i carcere. I ragazzi, tutti incensurati e di un’età compresa tra i 19 e i vent’anni, avevano partecipato ad un’azione di volantinaggio ed alla affissione di uno striscione sul cancello della scuola, per protestare contro le iniziative anti covid del governo; nessuna aggressione o atto intimidatorio nei confronti degli insegnanti o di altri studenti è stato perpetrato, come è possibile osservare dal video dell’iniziativa e dall’assenza di referti ospedalieri. Nonostante questo il magistrato ha inteso procedere per ‘violenza ad un corpo amministrativo’, che prevede pene tra i 3 e i 15 anni, per un semplice volantinaggio” dice Area Rieti.
“La decisione della procura di Firenze – ha dichiarato Chicco Costini, presidente di Area – ci lascia basiti; condurre agli arresti domiciliari, richiedere la carcerazione per dei ragazzi incensurati, colpevoli di aver manifestato le loro idee è un provvedimento consono alla dittatura cinese, non ad una democrazia occidentale. La stessa magistratura che rimette in libertà spacciatori e rapinatori, soprattutto se stranieri, si accanisce contro dei giovani colpevoli di esprimere le proprie idee, con l’aggravante di averlo fatto in istituto scolastico il cui preside è un dirigente del partito di governo. Una giustizia politica, inaccettabile in una Nazione in cui la libertà di esprimere le proprie idee dovrebbe essere considerato il principale valore fondante. Ai militanti del Blocco studentesco giunga la nostra vicinanza e la nostra stima. La repressione di governo non fermerà la lotta di chi si oppone al pensiero unico”.
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