(di Beatrice Colasanti) La ormai nota problematica della pandemia globale ha lasciato un significativo segno nel cuore di musicisti e non riguardante la celebrazione della Consacrata patrona della musica, Santa Cecilia, la cui data assegnata è il 22 novembre. Sia i musicisti solisti che i grandi gruppi bandistici della città, fra cui la Banda Musicale Città di Rieti (nella foto), stanno risentendo non solo della mancanza di un pubblico caloroso pronto ad assistere ad ogni concerto o manifestazione ma anche dell’impossibilità di sfruttare un periodo annuale così copioso di possibilità e occasioni e così propenso al periodo Natalizio per poter condividere con tutti la propria passione; sì, passione, quella che scorre nelle vene dei musicisti della banda cittadina assetati di voglia suonare ed intrattenere.
“Camminare per chilometri senza mai fermarsi, i piedi che fanno male, il caldo o il freddo che complicano le cose, sono circostanze che non avrei mai pensato di rimpiangere; la situazione è critica ma la banda non si ferma, no, la musica non può e non deve fermarsi, Rieti ha bisogno della sua banda e la sua banda di Rieti”: queste sono le parole di alcuni dei componenti del gruppo diretto dal maestro Giancarlo Cecca.
Il complesso musicale è gravato dalla grande pressione dell’arrivo del mese di dicembre che dovrebbe, come tutti gli anni, aprire le porte al periodo del Natale; ma la situazione che ormai si prospetta non è certo rosea e l’interrogativo che interessa gran parte dei reatini si dimostra sempre più reale: “Potrà la musica riuscire ad accendere la scintilla che illumina il Natale anche in quest’anno così cupo?”.
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