Ecco quanto dichiara l’assessore all’urbanistica e ai lavori pubblici del Comune di Rieti, Antonio Emili.
“In ordine alla delibera sulla determinazione dei prezzi delle aree facenti parte del Piano di zona 167, le tante inesattezze di cui è intrisa l’interrogazione proposta dai consiglieri Sebastiani, Calabrese e Casanica impongono una precisazione puntuale circa i contenuti dell’atto adottato dalla Giunta e il procedimento amministrativo espletato. In primis preme rilevare che la revisione dei prezzi di acquisizione del diritto di superficie e del diritto di proprietà delle aree ‘167’ è misura dettata dalla necessità di adeguare l’entità di quei corrispettivi al tenore dei valori di mercato ed alle condizioni socio- economiche del territorio che nell’ultimo decennio hanno subito un profondo mutamento ed un significativo peggioramento. A tal fine l’Amministrazione comunale ha conferito all’Agenzia delle Entrate l’incarico di eseguire una stima dei terreni compresi nel piano di zona, dando prova di notevole trasparenza, così come attesta, appunto, la scelta di investire un organo dello Stato del compito di accertare il valore delle aree ‘167’.A dispetto di quanto sostengono gli autori dell’interrogazione, la determinazione dei prezzi deliberata dalla Giunta rispecchia integralmente le stime elaborate dall’Agenzia delle entrate e sulla scorta delle indicazioni fornite da quest’ultima applica a tutte le aree contemplate dal Piano di zona la riduzione del 15%, nel che consiste il riflesso di un mercato immobiliare locale che negli ultimi 10 anni, com’è noto, ha registrato una flessione dei valori di riferimento del 40%. L’unica eccezione è data dalle aree ‘167’ comprese nel quartiere di Borgo S. Antonio, relativamente alle quali si è inteso operare una riduzione del valore dei terreni pari al 25 % e ciò in ragione dei maggiori costi delle fondazioni da sostenere per edificare in quella zona, cui è derivata la rinuncia di tanti vecchi assegnatari dei terreni a realizzarvi i loro programmi costruttivi. Tuttavia, contrariamente a quanto azzardano a sostenere gli interroganti, nessun componente della Giunta è proprietario di aree nel quartiere di Borgo S. Antonio, né è dato configurare altro beneficio in favore di chicchessia ad opera della decisione adottata dalla Giunta, la quale, anche per le particelle intestate ad Oreste De Santis, nel determinare i prezzi di acquisizione delle aree ‘167’ si è attenuta alle stime ed alle indicazioni dell’Agenzia delle Entrate, senza operare distinzioni di sorta tra le riduzioni applicate ai vari comprensori e senza accordare alcun favore a nessun esponente dell’Amministrazione. Del resto, anche in astratto, è da escludere anche e solo la possibilità che la Delibera n.122 attribuisca un vantaggio all’Assessore De Santis, il quale è già assegnatario delle aree 167 per effetto, peraltro, di una decisione assunta dalla precedente Amministrazione di centrosinistra. Il solo ventilare tale privilegio reca oltraggio alla limpidezza di una procedura e di una decisione amministrativa ispirata alla sola volontà di dare finalmente attuazione al Piano di zona in ossequio allo spirito della legge 167/1962, la cui finalità, contrariamente a quel che sostengono gli interroganti, non è affatto quella di rimpinguare le casse comunali, ma è quella di agevolare anche le categorie più disagiate della popolazione nello sforzo teso ad acquisire la titolarità di una casa o di un fabbricato destinato ad un’attività produttiva. Anche in tema di edilizia economica e popolare, dunque, come pure sta avvenendo per l’attuazione del Piano regolatore in generale e per la trasformazione urbanistica delle Porrara in particolare, la Giunta Cicchetti porta a compimento quel che altri hanno soltanto annunciato ed avvia la tanto attesa esecuzione del Piano di zona sulla base delle valutazioni espresse da un organo ministeriale, in linea con la flessione registrata dal mercato immobiliare ed in maniera tale da favorire l’acquisizione di un alloggio o di un fabbricato produttivo anche in capo ai cittadini meno abbienti della comunità locale. Evidentemente taluni mal digeriscono la rinnovata intraprendenza urbanistica dell’Amministrazione comunale e provano ad inquinarne o a contrastarne i risultati formulando congetture che confondono il valore dei terreni con i prezzi delle aree ‘167’, nonché a mezzo di illazioni francamente insopportabili per uomini notoriamente votati al servizio del solo interesse generale. Non ce ne curiamo. La gravità del momento, del resto, è tale da mettere al bando le polemiche e da imporre a chi amministra il solo dovere di lavorare per affrontare la crisi e per attenuarne gli effetti sulla popolazione civile. Anche nel dare attuazione al piano di zona 167, dunque, la Giunta comunale continuerà ad operare, cosi come su ogni altro fronte della vita civile, agendo in favore del bene comune, il solo interesse che l’Amministrazione è incline a servire”.
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