Colori, memoria e diritti. L’Arcigay di Rieti ha invitato tutti i 73 comuni della provincia reatina ad aderire a un’iniziativa di sensibilizzazione sulle tematiche della comunità LGBT+ (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender), posizionando una panchina con i colori della bandiera arcobaleno, in un luogo simbolo di ogni territorio. “Una panchina – dichiara il Presidente Domenico Di Cesare – rappresenta un luogo di incontro e di dialogo e i colori della nostra bandiera vogliono diffondere la tutela dei diritti e dei valori delle persone. Ringraziamo Lavinia De Cola, Sindaca di Montenero Sabino, che ha fatto da apripista e ci piacerebbe essere – continua Di Cesare – la prima provincia in Italia a riempire il puzzle della solidarietà di ogni singolo Comune su un intero territorio provinciale: da qui parte il nostro invito alle sindache e ai sindaci”.
“La nostra bandiera tramette un messaggio di inclusione e di uguaglianza – dichiara la Vicepresidentessa Manuela Fusacchia – e se in origine i colori erano otto, oggi non compaiono il rosa (sessualità) e il turchese (magia, arte), ma restano il rosso (vita), l’arancione (salute), il giallo (luce del sole), il verde (natura), il blu (serenità) e il viola (spirito). “Quella del 31 ottobre – conclude Di Cesare – è una data importante scelta per la prima panchina arcobaleno della provincia reatina, per ricordare che in questo giorno del 1980, in Sicilia avvenne l’omicidio di due ragazzi omosessuali, Antonino e Giorgio, e quel tragico evento fece sì che la comunità omosessuale si organizzasse a Palermo nella prima associazione Arcigay italiana; a distanza di quarant’anni Rieti è l’ultima delle 72 associazioni di questa grande famiglia arcobaleno”. Per chiunque voglia informarsi, tesserarsi e confrontarsi, Arcigay Rieti LGBT+ invita a scrivere a [email protected].
Foto: Arcigay ©