“Per molti comuni delle aree terremotate la chiusura alle 18 di bar e ristoranti rappresenta la chiusura dell’intero tessuto economico. Senza entrare nel merito della bontà della scelta a livello nazionale, non essendo ancora di fatto partita la ricostruzione, l’intera economia di molti comuni terremotati poggia soltanto sulla ristorazione “solidale”, con le attività che hanno investito per adeguare i locali alle norme anti covid richieste per la riapertura dopo il lockdown. Attività che con la loro presenza rappresentano un volano per tutto il resto delle attività economiche di vendita al dettaglio. Non bastano quindi le misure di ristoro per le attività soggette alle restrizioni dell’ultimo DPCM, che devono essere integrate da misure specifiche, come la conferma della Zona Urbana Franca Speciale. Senza provvedimenti che tengano conto della doppia emergenza che quei territori vivono da anni, questo inverno porterà a una desertificazione irreversibile”.
Così in una nota Sergio Pirozzi, Presidente della XII Commissione Tutela del territorio, erosione costiera, emergenze e grandi rischi, protezione civile, ricostruzione del Consiglio Regionale del Lazio e responsabile nazionale emergenze e prevenzione grandi rischi di Fratelli d’Italia.
Foto: RietiLife ©