“Cosa ne sarà dell’Istituto Penitenziario di Rieti, nato sotto i migliori auspici e prossimo alla dipartita? Se lo chiede il Segretario Provinciale USPP Alberto Giancamilli, a margine dell’incontro tenutosi il 17 ottobre scorso con la Direzione dell’Istituto del Capoluogo Sabino”: lo scrive USPP.
“Il futuro è fosco – commenta il sindacalista – non ci sono stati assicurati né uomini né mezzi e l’apertura della nuova sezione non poterà che ulteriori problemi specie da un punto di vista della gestione covid poiché implementando i posti letto, Rieti rischierà di ricevere nuovi giunti provenienti dalla Capitale a causa di carenza di posti negli Istituti Roma. Ci domandiamo se l’Istituto di Rieti è pronto a gestire una simile evenienza. A nostro avviso assolutamente no in ragione delle carenze di organico e strutturali ma anche sanitarie” aggiunge USPP.
“Pur condividendo la scelta delle altre organizzazioni sindacali di voler scendere in piazza, non comprendendo però la scelta di escluderci (campagna d’ottobre?!), riteniamo sia necessario un confronto con l’Amministrazione centrale e regionale che evidentemente non ha ben compreso la reale situazione di Rieti che incide negativamente sul personale di Polizia Penitenziaria. Per questi motivi questa Segreteria Provinciale ha dato mandato a quella Regionale e Nazionale, teso ad ottenere un incontro in osservanza delle disposizioni anti – covid, con i vertici dell’Amministrazione ove l’obbiettivo e quello di riflettere sull’urgente necessità di implementare le risorse umane e strumentali presso l’Istituto di Rieti. Ad oggi la Direzione rispetto alle note carenze può veramente poco”.
Foto: RietiLife ©