Con la conversione in legge, di questi giorni, del cosiddetto Decreto Agosto, si sono finalmente concretizzate le possibilità di stabilizzazione dei lavoratori precari impiegati presso le pubbliche amministrazioni nell’area del cratere istituito a seguito del sisma del 2016.
Per questo motivo, all’indomani dell’approvazione della legge, la CISL Funzione Pubblica Roma Capitale e Rieti ha inviato una lettera al Presidente della Provincia di Rieti, ai Sindaci, ai Segretari ed ai Dirigenti alle risorse umane dei 15 Comuni interessati (Accumoli, Amatrice, Antrodoco, Borbona, Borgo Velino, Cantalice, Cittaducale, Cittareale, Castel Sant’Angelo, Leonessa, Micigliano, Poggio Bustone, Posta, Rieti e Rivodutri) per chiedere l’immediata attivazione delle procedure di competenza finalizzate alla proroga dei contratti in corso al fine dell’immediata stabilizzazione nelle rispettive dotazioni organiche degli enti interessati.
“La misura è in primo luogo funzionale al riconoscimento del decisivo contributo di competenze fornito dal personale che ha nel frattempo maturato elevate professionalità, oltre a quelle già possedute all’atto dell’inquadramento nei ruoli, partecipando in maniera significativa all’efficientamento delle rispettive amministrazioni così duramente provate dagli effetti del terremoto – dice Cisl – Al contempo risulta necessaria per il mantenimento dei giusti livelli di operatività degli Uffici Speciali per la Ricostruzione e di tutti gli altri Enti presso i quali sono da anni impiegate le circa 130 dipendenti con contratti precari a tempo determinato. Consapevole del momento di estrema difficoltà in cui le amministrazioni si sono venute a trovare e del contestuale cruciale contributo offerto dalle donne e dagli uomini chiamati a sostenere lo sforzo della ripartenza dei territori segnati dal sisma, la CISL Funzione Pubblica Roma Capitale e Rieti ha dunque ritenuto necessario sensibilizzare le amministrazioni interessate affinché provvedano ad avviare da subito i necessari percorsi per prorogare i contratti di lavoro e quindi procedere sollecitamente alla loro stabilizzazione a tempo indeterminato”
“Con l’occasione abbiamo invitato i destinatari della lettera ad attivarsi con la massima urgenza, e comunque entro i 30 giorni previsti dalla legge, per inviare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica le istanze finalizzate all’ottenimento del concorso agli oneri derivanti dalle assunzioni. Il palinsesto normativo, per il quale la CISL Funzione Pubblica a livello nazionale ha contribuito fortemente con le proprie proposte risolutive della grave problematica, appronta finalmente gli strumenti per riconoscere ai tanti lavoratori un impiego stabile ed agli Enti di appartenenza personale con competenze e professionalità, ancor più preziosi in una fase storica segnata da molte e concomitanti condizioni avverse. Tale auspicato riassetto del capitale umano in forza alle pubbliche amministrazioni maggiormente toccate dalle devastanti scosse di quattro anni fa non farà che aumentare l’efficienza, la tempestività e la capacità di fornire servizi con adeguate risposte ai cittadini che si interfacciano con le istituzioni locali, chiudendo così un circolo virtuoso che parte proprio dalla stabilizzazione dei lavoratori precari, transita per la qualificazione degli uffici per condurre all’ottimizzazione dei servizi da erogare ai cittadini” dice Cisl.
“La CISL Funzione Pubblica di Roma Capitale e Rieti ringrazia tutti i dipendenti che si sono finora adoperati nell’impegnativa e disagiata opera di conduzione della difficile attività lavorativa in questi anni, dando prova di abnegazione e buone prassi. Ribadisce la responsabilità dei vertici politico-amministrativi interessati nel garantire la rapida ed effettiva stabilizzazione ormai non più procrastinabile, confermando che vigilerà sui corretti e tempestivi provvedimenti da adottare da parte delle rispettive amministrazioni. Per questo motivo abbiamo chiesto, con la lettera inviata, un’urgente convocazione al fine di condividere con le amministrazioni interessate il percorso non più rinviabile delle stabilizzazioni dei lavoratori” conclude Cisl.
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