(r.l.) Le mascherine obbligatorie all’aperto in tutta Italia, come lo sono da oggi nel Lazio (leggi) ma anche orari di chiusura anticipati per i locali, ristoranti, pub e bar, per evitare assembramenti: ci sono allo studio questi provvedimenti nel Dpcm che Conte si appresta a firmare.
Spicca, ovviamente, il coprifuoco per i locali: come accade già alcune zone d’Europa, per scoraggiare l’assembramento, il Governo potrebbe imporre la chiusura anticipata per le 22-23. Modalità e tempi sono ancora al vaglio. C’è da capire se ciò riguarderà il solo weekend o tutti i giorni.
L’aumento dei contagi in tutta Italia (e a Rieti, c’è stato anche un appello di Asl e del sindaco Cicchetti) preoccupa il Governo, che vuole giocare d’anticipo e non trovarsi a dover fronteggiare una curva epidemica mostruosa. Per gli esperti i numeri sono destinati a crescere e il Premier vuol far tenere alta la guardia agli italiani, in un periodo in cui ci si avvicina all’arrivo dell’influenza.
Resta, dunque, il lavaggio delle mani e il distanziamento di almeno un metro. Regole che ci portiamo dietro da marzo e che Conte firmerà di nuovo entro il prossimo mercoledì, arricchendo le prescrizioni in parte già notissime e applicate da mesi. Così la capienza di bus e treni del trasporto pubblico locale non andrà oltre l’80 per cento dei posti a sedere. E ancora: oltre alle mascherine obbligatorie all’aperto (nel Lazio obbligo già vigente), ingressi contingentati nei negozi, coperti ridotti al ristorante, discoteche chiuse.
Si torna a parlare di pubblico per sport e spettacoli. All’aperto non sarà possibile riunire più di mille persone alla volta e tutte distanziate. Sul calcio si resta a 1000 spettatori mentre al chiuso non sarà possibile superare il limite di 200 persone (pure nei matrimoni).
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