Storie di speranza e di resilienza sono state raccontate questa mattina su Rai 1 nel programma Unomattina condotto da Marco Frittella e Monica Giandotti. Sono le storie dei produttori e allevatori di Amatrice, che non hanno mai abbandonato la loro terra colpita dal terremoto. Hanno combattuto per riuscire a resistere alla crisi e in alcuni casi si sono dovuti reinventare, trasformando le loro attività, per continuare a vivere.
E’ quello che è accaduto ad un allevatore, Gabriele Piciacchia, “Avevo un allevamento di mucche da latte – racconta ai microfoni Manuela Maddaloni, che ha realizzato il servizio per Unomattina – poi a causa del terremoto è crollato il tetto del capannone. Sono stato costretto a svendere e riconvertire l’attività. Ora ho un allevamento di mucche da carne: le chianine. La mia forza sono stati i miei figli di 15 e 20 anni, che hanno insistito per rimanere qui ad Amatrice, senza avere mai alcuna esitazione”.
Come lui anche molti agricoltori, tra loro la storia di Roberta Pavani, che ha sempre continuato a coltivare i prodotti tipici della sua terra e in particolar modo le patate biologiche, oltre ai pomodori, le mele e i peperoni. “Ho vissuto per tre anni dentro un container – spiega –e da giugno siamo fortunatamente tornati a casa, però non ci siamo mai fermati e abbiamo continuato a coltivare i nostri prodotti”.
L’inviata ha raccontato, però, anche le storie degli imprenditori che sono stati costretti a spostare le loro attività, come Eugenio Rendina, produttore di farina e birra, che aveva iniziato coltivando cereali ad Accumoli. Nel suo progetto c’era anche quello di realizzare un birrificio, che a causa del terremoto è stato costretto a delocalizzare insieme alle trasformazioni di tanti altri prodotti. “La speranza è quello di riportare tutto inzona appena possibile”, ha spiegato.
E poi ci sono quegli imprenditori che hanno dovuto sperimentare altre forme per continuare a stare sul mercato. Fabio Fantusi, un allevatore che è diventato anche produttore di salumi e confetture, confessa: “Ho pensato di trasformare i prodotti che provenivano dal mio allevamento e così abbiamo cominciato a produrre salumi con il maiale, che alleviamo allo stato brado, ma anche confetture e soprattutto a vendere i prodotti on line o con le consegne a domicilio”.
E da Amatrice non poteva mancare la “regina della pasta”: l’amatriciana, con i segreti per prepararla della Signora Bernardina. “Il piatto più amato dopo la pizza – spiega- il piatto che ci ha salvato e ci sta rendendo vivi: è l’amatriciana”.Guanciale, pecorino stagionato, pepe, ma il segreto sta soprattutto nella salsa, ha confessato.
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