“Si può licenziare anzitempo un lavoratore con contratto a tempo determinato attivato a seguito delle leggi per la ricostruzione post sisma? Alla Provincia di Rieti è stato possibile, tant’è che la dirigente del personale ha già comunicato a un dipendente la risoluzione del rapporto che scatterà il prossimo 16 ottobre. Un atto per noi illegittimo, perché contrario a tutte le norme vigenti”. Lo dicono in una nota congiunta Alberto Paolucci, Segretario dell Uil di Rieti e della Sabina Roman, e Domenico Teodori, Segretario dell Uil Fpl del capoluogo.
“La comunicazione ufficiale del direttore del personale è del 14 settembre – ricordano Paolucci e Teodori – Il lavoratore era stato assunto a seguito delle leggi emanate per la ricostruzione post sisma del 2016 e allo stato attuale il contratto ha validità 31 dicembre 2020, come stabilito dalla legge di stabilità 2019, che ha automaticamente prorogato tutti quei rapporti di lavoro. C’è anche la delibera del presidente della provincia di Rieti (110/2020) che posticipa la scadenza dei contratti a fine anno. Ma c’è poi l’iniziativa del dirigente della Provincia che smentisce sia le leggi nazionali che gli atti dell’ente locale”.
“L’aggravante sta nel fatto che il Decreto legge del 14 agosto all’articolo 57 – concludono Paolucci e Teodori – ha modificato il comma 990 della legge di stabilità del 2019, prevedendo addirittura l’automatica proroga di questa tipologia di contratti fino al 31 dicembre del 2021. Tutta la Uil non comprende la scelta di risolvere anzitempo un contratto di lavoro, considerando anche il fatto che riguarda un settore, come quello della ricostruzione post sisma, necessaria per il nostro territorio. La questione è stata portata all’attenzione della Segreteria Nazionale della Uil Fpl, che ha incaricato i propri legali di procedere nel caso in cui non venga ritirato l’improvvido provvedimento. Nella vicenda registriamo l’insolito silenzio della politica locale”.