Un libro scritto dalle donne per le donne. Domani pomeriggio alle 15.40, presso la Sala Stampa Estera a Roma, l’Associazione Nazionale Volontarie del Telefono Rosa presenta: “Private. Venti giornaliste nel tempo sospeso” il libro scritto dalle giornaliste reatine Fabiana Battisti, Tania Belli, Paola Corradini, Paola Rita Nives Cuzzocrea, Raffaella Di Claudio, Eliana Di Lorenzo, Francesca Dominici, Ilaria Faraone, Alessandra Lancia, Daniela Melone, Chiara Pallocci, Sara Pandolfi, Alessandra Pasqualotto, Maria Luisa Polidori, Monica Puliti, Catiuscia Rosati, Francesca Sammarco, Stefania Santoprete, Elisa Santarelli, Sabrina Vecchi, edito da Funambolo edizioni, con la prefazione di Barbara Palombelli e l’introduzione della Presidente del Telefono Rosa, Maria Gabriella Carnieri Moscatelli. I proventi di Private saranno devoluti all’Associazione, che da trentadue anni aiuta le donne vittime di violenza e i loro figli sostenendo la parte più debole della nostra società. Partecipano all’incontro: Carla Cucchiarelli vice capo redattore Tgr Lazio, Alessandro Ferrucci, giornalista de Il Fatto Quotidiano e la dottoressa Eliana D’Ascoli psicologa del Telefono Rosa.
Ad aprire l’incontro sarà la presidente Rosa Maria Gabriella Carnieri Moscatelli: “La violenza di genere – dice – è ormai un’emergenza, che diventa ogni giorno più preoccupante. Tante, anzi troppe, sono le donne picchiate, derise, minacciate e ammazzate per mano di un uomo e altrettanti sono i figli/e costretti a crescere senza una madre e/o a subire violenza”.
“Questo libro progetto che non vuole disperdere l’avventura umana del lockdown attraverso i racconti di 20 donne -spiegano le autrici- sostiene con convinzione il Telefono Rosa e il lavoro che fa quotidianamente per condannare la cultura maschilista e ogni forma di violenza, cercando quel cambiamento necessario e indispensabile per una società giusta e democratica”.
Il libro è il diario di una quarantena dalle molteplici sfumature di rosa. Le storie di venti donne, unite dal filo di una professione che per una volta si mette da parte – seppur mai del tutto – accendono una luce, a volte cruda e a volte ironica, sul lato più privato delle rispettive vite e sugli stratagemmi messi in atto per affrontare gli effetti del confinamento forzato. Racconti in cui potranno ritrovarsi altre donne e non solo, che si immergono nel contesto sociale e lanciano spunti per ripartire. Donne che si uniscono e fanno rete, superando velocemente ogni divergenza e mettendo il proprio lavoro a disposizione di altre donne, alle quali la quarantena non ha imposto solo piccoli disagi, ma difficoltà insormontabili, violenza e pericolo.
“Siamo molto onorate che venti donne abbiano scelto di utilizzare la loro professionalità per raccontare una tematica così importante e che abbiano deciso di dedicare questo libro alla nostra Associazione”. Così la Presidente del Telefono Rosa, Maria Gabriella Carnieri Moscatelli, ringrazia le autrici e sottolinea l’impegno espresso già nell’introduzione. E prosegue: “Crediamo che le donne insieme e unite possano davvero raggiungere obiettivi importanti. Siamo un’Associazione di donne che sostiene altre donne, questa è la nostra forza”.
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