Esce il libro “Essere creativi in contesti complessi” del reatino Rino Panetti (FrancoAngeli, 2020). Si tratta di un viaggio affascinante e creativo per le vie e i luoghi di Rieti. Un libro, quello scritto da Rino Panetti, pubblicato da FrancoAngeli, la più importante casa editrice italiana sui temi dell’innovazione, la creatività, il mondo dello sviluppo aziendale e personale. L’autore, alla sua quinta pubblicazione, sceglie un canale particolarmente ambizioso per rendere omaggio alla sua città: in questo ultimo libro-laboratorio, Rino Panetti affronta il tema della creatività e del pensiero sistemico, nel suo stile oramai divenuto marchio di fabbrica: un linguaggio diretto, chiaro, coinvolgente, con un susseguirsi incalzante di stimoli, contaminazioni, esercizi e tecniche… e con una storia che si dipana lungo tutte le 20 lezioni/capitoli, che vede Rieti come protagonista. Tre personaggi – un viaggiatore, un ristoratore e una misteriosa pittrice – si incontrano e vivono le loro vicende lungo le vie e i luoghi più affascinanti della città e dei suoi dintorni. Il lettore non reatino scoprirà luoghi affascinanti, con pennellate capaci di fissarne l’emozione e le suggestioni. Il reatino assaporerà quei luoghi con sguardi diversi.
Dice l’autore. “Il mio sogno, riguardo Rieti, era duplice: primo: portare la nostra città ai non reatini attraverso una pubblicazione che avesse una visibilità a livello nazionale. FrancoAngeli in questo è l’editore perfetto! Un editore che punta tutta la sua strategia su una scala non certo locale, ma nazionale, con canali di comunicazione e diffusione tanto capillari quanto efficaci, che raggiungono puntualmente le principali testate giornalistiche, facoltà, aziende, ecc. Il suo nome è garanzia di qualità per i lettori. Secondo: cercare di arrivare non a chi – conosciuta Rieti – vuole fissarne il ricordo acquistando una guida, ma a chi, volendo apprendere come accrescere la sua creatività e aumentare le sue possibilità nella vita, si imbattesse quasi per caso nella nostra città e vivesse il desiderio di conoscerla dal vivo. Mi piace così immaginare che persone di ogni parte d’Italia, imprenditori, docenti, giovani, ecc. leggendo questo libro, desiderino ripercorrere quei luoghi, andare a vedere dove quei tre personaggi hanno effettivamente vissuto quelle giornate, vedere dal vivo la magia dei due ponti che si parlano da quasi cento anni, quella pietra a Fonte Colombo e gli altri santuari, i colori/non colori de I Pozzi, le scale di San Rufo simbolo del pensiero creativo, Terminillo, il viadotto divenuto arteria, il Flavio, il fiume, l’amatriciana, le fregnacce, la mimosa… e moltomoltomolto altro. Alla fine, è come se restasse un percorso guidato in una città per scoprire i segreti della creatività. Perché no, un giorno sarebbe bello immaginare un percorso turistico in città e dintorni basato su queste ‘venti tappe’ e i sottostanti insegnamenti creativi che ne derivano (sotto l’immagine con le venti ‘tappe’). Insieme alla Rieti Sotterranea, alla Rieti in 3D, una Rieti creativa. Infine, una promessa: godetevi il libro fino all’ultima pagina, perché le sorprese ci saranno anche nel suo epilogo… Ma l’omaggio a Rieti comincia sin dalla copertina: realizzata dal reatino Matteo Martellucci. A lui il mio grazie! Un progetto durato due anni, in cui ho voluto imprimere un deciso marchio di fabbrica reatino a tutto il progetto, cercando di dare visibilità alle nostre eccellenze”.
Foto: Panetti ©