“Nel corso degli ultimi mesi, abbiamo partecipato a diversi incontri per sollecitare i Ministeri competenti al fine di attivare interventi per le aree terremotate e non solo. In particolare, abbiamo evidenziato l’importanza di valutare la fattibilità del completamento della Ferrovia Dei Due Mari, una proposta avanzata agli inizi del secolo scorso e poi realizzata solo per stralci”. Lo scrivono in una nota congiunta i senatori Mauro Coltorti e Giorgio Fede e il deputato Gabriele Lorenzoni, tutti del Movimento 5 Stelle, in merito all’annuncio arrivato ieri dalla ministra Paola De Micheli che, durante un convegno a sostegno del candidato Pd alla Regione Marche, ha parlato del finanziamento e del prossimo avvio dello studio di fattibilità per la ferrovia tra Ascoli e Antrodoco. “Le uniche parti esistenti della tratta sono oggi quelle tra Roma Fiumicino e Fara in Sabina, tra Rieti ed Antrodoco e tra Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto – ricordano i parlamentari che sottolineano come la richiesta di uno studio di fattibilità sia stata inserita dalla Commissione Lavori Pubblici del Senato tra gli interventi prioritari nell’aggiornamento del programma quinquennale di Rfi.
“La nostra proposta chiede che si valuti anche che la linea ferroviaria, in un’ottica di ottimizzazione dei costi e di sviluppo dei territori, sia percorsa da treni elettrici alimentati a idrogeno – continuano i rappresentanti pentastellati, che spiegano “la proposta è associata all’idea di sperimentare una prima linea ferroviaria italiana a idrogeno lungo la dorsale appenninica tra Sansepolcro e Sulmona che si incrocia alla precedente. L’idrogeno verde costituisce infatti l’energia di locomozione del futuro in quanto rinnovabile e di facile reperimento. Altra sollecitazione avanzata sia al ministero dei Trasporti che a quello dello Sviluppo economico è di utilizzare l’innovazione digitale e i superbonus già vigenti per creare delle Smart Cities, cioè città intelligenti e sostenibili, vetrina dell’efficienza energetica e della sperimentazione delle tecnologie più all’avanguardia”. “Vogliamo che le città terremotate risorgano, possano essere ripopolate e costituiscano esempi di innovazione a livello internazionale. Ci fa dunque piacere l’uscita della titolare del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: noi del Movimento pungoleremo sia Rfi che il Mit, come anche il gruppo di aziende che stanno lavorando a questi progetti perché si concretizzino. Dal canto suo, il ministro Patuanelli ha dato tutto il suo sostegno all’iniziativa e sta lavorando anche per la creazione di poli industriali per lo sviluppo della filiera dell’idrogeno”, concludono Coltorti, Fede e Lorenzoni.
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