Entrate in vigore gioveddì, con la pubblicazione sul sito internet www.sisma2016.gov.it, le tre nuove Ordinanze del Commissario alla Ricostruzione esaminate nella Cabina di Coordinamento del 21 agosto e del 15 settembre: la 105 sulla ricostruzione delle chiese, la 106 per la riorganizzazione della struttura commissariale e la 107, che innova in modo incisivo gli strumenti di urbanistica dei comuni colpiti dal sisma e attribuisce ai professionisti la facoltà di accedere alla procedura veloce di concessione del contributo introdotta dall’Ordinanza 100.
Insieme alle novità legislative del Decreto legge 76/2020, l’Ordinanza sui Programmi Straordinari di Ricostruzione cambia radicalmente l’approccio alla pianificazione post-sisma, stabilendo i principi della natura facoltativa dei piani attuativi comunali, della possibilità più estesa degli interventi di ricostruzione a prescindere dagli stessi piani, e delle modalità di realizzazione delle opere conformi agli edifici preesistenti attraverso la Scia.
Vengono disciplinati i Programmi Straordinari di ricostruzione per i comuni più colpiti, seguendo le Linee Guida allegate all’Ordinanza. Si tratta di strumenti flessibili che definiscono il quadro organico delle attività di recupero del patrimonio edilizio privato e pubblico e contengono indirizzi, priorità, prescrizioni e ogni altro elemento utile a favorire speditezza, efficacia e qualità della ricostruzione. I PSR potranno disciplinare le deroghe urbanistiche necessarie per ricostruire, deroghe che grazie al decreto 76 sono estese a tutti i comuni del cratere sismico, non solo a quelli più colpiti indicati dall’Ordinanza 101.
I Comuni maggiormente colpiti potranno eventualmente decidere una ricostruzione “pubblica”, anche avvalendosi dei nuovi poteri straordinari concessi al Commissario, realizzando un piano generale attuabile per lotti. In questo ambito, l’Ordinanza suggerisce il ricorso ai concorsi di progettazione per valorizzare il patrimonio immobiliare e prevede l’istituto dell’Udienza Pubblica per consentire la partecipazione dei cittadini alle grandi scelte di pianificazione.
L’articolo 6 dell’Ordinanza punta, infine, al recupero di parte delle oltre 8 mila domande di contributo presentate che, secondo le vecchie procedure, sono sottoposte ad un’istruttoria lunghissima da parte degli Uffici Speciali della Ricostruzione, che dura in media oltre un anno. Gli USR proporranno ai progettisti di aderire in via facoltativa al regime semplificato previsto dall’Ordinanza 100, producendo la certificazione della legittimità dell’immobile, ai sensi del Dl 76, e della congruità del contributo pubblico, ai sensi dell’Ordinanza 100. In caso di mancata adesione i professionisti dovranno darne motivazione sia agli USR che ai proprietari committenti. L’adesione al nuovo regime prevede tempi certi e molto stringenti, da 60 a 110 giorni, per l’esame delle domande e la concessione del contributo.
L’Ordinanza 105 sulla ricostruzione delle chiese, attuando un’altra norma contenuta nel Decreto 76 di luglio, disciplina ex novo l’affidamento della progettazione e dei lavori che le diocesi e gli enti.
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